Pietre Ornamentali TORINO

April 30, 2018 | Author: Anonymous | Category: Documents
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LE PIETRE ORNAMENTALI IN PIEMONTE E IN TORINO PIETRE ORNAMENTALI in PIEMONTE LE PIETRE ORNAMENTALI PIEMONTESI In Piemonte la pietra da sempre rappresenta il materiale più utilizzato per costruzioni. La pietra ha connotato fortemente l’identità architettonica della città di Torino. Il Piemonte è estremamente ricco di di materiali lapidei utilizzabili nell’edilizia. Sono presenti oltre 150 varietà. Si tratta di una ricchezza straordinaria forse insuperata a livello nazionale. A Torino sono stati utilizzati nel corso dei secoli sia “marmi”, sia, più recentemente, “graniti” e “pietre”. PIETRE ORNAMENTALI in PIEMONTE LE PIETRE ORNAMENTALI PIEMONTESI In Piemonte le pietre ornamentali rivestono una grande importanza economica. Inoltre esse assumono particolare significato nella conservazione dei beni architettonici ed artistici. L’attività di restauro delle opere piemontesi è stata spesso realizzata con rocce esteticamente simili alle originali (per colore) ma non provenienti dal medesimo sito estrattivo. Solo ultimamente si sta prendendo atto della necessità e della possibilità di reperire materiale identico all’originario, identificandone il sito di provenienza. PIETRE ORNAMENTALI in PIEMONTE ATTIVITÀ ESTRATTIVA In Piemonte esistono numerosi bacini estrattivi di grande importanza per il settore delle pietre ornamentali, alcuni dei quali ora non più in attività. In particolare, molti marmi piemontesi rappresentano materiali di grande pregio storico, provenienti da piccole lenti intercalate nelle diverse unità tettoniche alpine, ora non più coltivate. PIETRE ORNAMENTALI in PIEMONTE 1: Depositi quaternari BACINO TERZIARIO LIGURE –PIEM. 2: Depositi oligo-miocenici del Monferrato 3: depositi Oligo- miocenici delle Langhe, Collina di Torino e Gonfolite APPENNINO SETTENTRIONALE 4: Liguridi Esterne 5: Liguridi Interne DOMINIO SUDALPINO 6: Bacino Lombardo 7: Depositi clastici post-ercinici 8: Vulcaniti permiane 9: Graniti dei Laghi 10: Serie dei Laghi 11: Zona Ivrea – Verbano 12: Zona del Canavese DOMINIO AUSTROALPINO 13: Plutoni Periadriatici (Biella e Vico) 14: II Zona Diorito – Kinzigitica 15: Zona Sesia Lanzo DOMINIO PENNIDICO 16: Falda Piemontese Esterna 17: Falda Piemontese Interna 18: Massicci Cristallini Interni (UPS) 19: Zona Brianzonese Interna 20: Zona Brianzonese Esterna 21: Zona Sub-Brianzonese e Flysh a Hel. 22: Unità Pennidiche Inferiori (UPI) DOMINIO ELVETICO 23: Coperture Meso-Cenozoiche 24: Massicci Cristallini esterni PIETRE ORNAMENTALI in PIEMONTE Le principali zone di coltivazione sono rappresentate da: MASSICCIO DORA MAIRA PIETRE: Pietra di Luserna, Pietra di Perosa e Malanaggio, Gneiss della bassa Val di Susa (Vaie, Borgone, San Basilio), Quarzite di Barge – MARMI: di Chianocco, Foresto, Prali. DISTRETTO OSSOLANO GRANITI dei Laghi (bianco Montorfano, granito di Alzo, Rosa e Bianco Baveno, Verde Mergozzo) PIETRE (Serizzi e Beole) - MARMI (Crevoladossola, Ornavasso, Candoglia). BASSO CANAVESE GRANITI: Diorite di Vico, Traversella, Brosso (Diorite del Canavese) e Sienite della Balma. PIETRE ORNAMENTALI in PIEMONTE CUNEESE MARMI di Brossasco, Venasca, Valdieri. DISTRETTO DEL MONREGALESE MARMI di diverso colore e disegno utilizzati in molte chiese e palazzi di tutta la regione (Bigio di Moncervetto, Verzino di Frabosa, Nero di Ormea) COLLINA TORINESE MARMI: Calcare di Gassino: calcare marnoso fossilifero dell’Eocene, facile da lavorare ma poco resistente. MONFERRATO PIETRA da Cantoni: bio-calcarenite molto facile da lavorare ma molto porosa e friabile. LANGHE - PIETRA di Langa VALLE DI SUSA - MARMO verde VALLATE ALPINE PIETRE: Micascisti, calcescisti, metabasiti e serpentinoscisti. MARMI PIEMONTESI I MARMI PIEMONTESI Relativamente poco utilizzati nell’edilizia torinese in quanto poco abbondanti nelle Alpi. Presenti molte varietà storiche, talvolta difficilmente distinguibili. Già utilizzati in epoca romana, caddero in disuso nel Medioevo per rifiorire nel ‘700 e ‘800. Ora soppiantati da materiali silicei e/o marmi più pregiati. MARMO DI CHIANOCCO E FORESTO (Massiccio Dora-Maira) – marmo bianco dolomitico a mica bianca, talvolta venato. Colonne binate di Piazza San Carlo e facciata di Palazzo Madama. Arco di Augusto di Susa. Facciata del Duomo. All’interno sono anche presenti colonne e pilastri in marmo di Chianocco. Cappella della Sindone. MARMI PIEMONTESI MARMO DI ORNAVASSO – Marmo calcitico a struttura granoblastica con livelli a silicati (diopside e tremolite). Colore variabile dal rosa al grigio. Absidi delle chiese di S. Carlo e S. Cristina. Rivestimento edifici piazza C.L.N. Marmo di Ornavasso, varietà rosa. Abside della chiesa di S. Carlo (Torino) in MARMO DI ORNAVASSO MARMI PIEMONTESI Appartenente alla “Formazione dei Laghi” (Mergozzo), noto fin dall’epoca romana; Uso esclusivo della fabbrica del Duomo di Milano (XIV sec., Gian Galeazzo Visconti). MARMO DI CANDOGLIA – Colore rosato. paleozoica metamorfosato durante il ciclo ercinico, appartenente alla Zona Ivrea – Verbano. Costituito da calcite impura. Marmo Rosa di Candoglia. Marmo di età MARMI PIEMONTESI MARMO di CREVOLADOSSOLA (PALISSANDRO DORATO) marmo dolomitico con flogopite (marrone-violacea), aspetto variegato. Edilizia privata interna. Palissandro dorato. Marmo di Crevoladossola. MARMI PIEMONTESI BIGIO DI FRABOSA – varietà bianca, bigia e verzina. Marmo calcitico a dolomite e silicati (quarzo, fengite, titanite). Cappella della Sindone (nero), colonne Basilica di Superga (bigio), chiesa di S. Filippo Neri (bianco), Rettorato dell’Università (verzino). Verzino Frabosa. Portale della Chiesa di S. Cristina (Torino) in VERZINO DI FRABOSA. MARMI PIEMONTESI CIPOLLINO DORATO DI VALDIERI – Marmo calcitico di colore avorio con venature dorate. Uso per interni, sala lauree del Politecnico. BARDIGLIO di VALDIERI – Marmo calcitico di colore grigio e aspetto tabulare. Usato per interni in molte chiese e palazzi (San Filippo, Consolata). © Fiora & Carando_Pietre di Torino Pavimento in BARDIGLIO DI VALDIERI nella Chiesa della Consolata (Torino) Bardiglio di Valdieri. MARMI PIEMONTESI MARMO di PERRERO (Marmo GAGGINO) - marmo bianco calcitico a venature verdi di metabasiti. Basamento della cancellata di Palazzo reale, Chiesa della Consolata, statue esterne della Basilica Mauriziana. © Fiora & Carando_Pietre di Torino © Fiora & Carando_Pietre di Torino Cancellata di Palazzo Reale Marmo di Prali. MARMI PIEMONTESI MARMO DI BROSSASCO – Marmo calcitico con struttura granoblastica e grana grossolana, a mica bianca ed altri silicati. Utilizzato per architrave e basamento delle colonne in San Filippo. Marmo di Brossasco. © Fiora & Carando_Pietre di Torino Plinti delle colonne della Chiesa di San Filippo (Torino) MARMI PIEMONTESI Plinti delle colonne della Chiesa di San Filippo (Torino) MARMI PIEMONTESI CALCARE DI GASSINO – Calcirudite a bioclasti (alghe corallinacee, coralli, bivalvi, echinodermi) e intraclasti. Molto usato nel ‘500 e ‘600. Facciata del monastero dei Monte dei Cappuccini, facciata della chiesa di S. Cristina, San Filippo, Basilica di Superga, Palazzo Madama, Cortile del Rettorato. MARMI PIEMONTESI ONICE DI BUSCA – Alabastro calcareo beige-rosso, formatosi per riempimento di fratture nei calcari triassici. Altare maggiore e colonne interne di San Filippo, Basilica di Superga, Palazzo di Città. © Fiora & Carando_Pietre di Torino Onice di Busca. Colonne di S. Filippo. MARMI PIEMONTESI MARMO VERDE DI CESANA (Verde Cesana, Verde Alpi, Verde Susa) – Serpentinite con struttura brecciata per la presenza di numerosi sistemi di fratture calcitiche bianche. Pavimentazione di via Roma e Galleria S. Federico. ROSSO LEVANTO – Oficalcite di colore rosso per la presenza di ematite. Pavimentazione di Via Roma e interni di chiese. MARMI VERDI VALDOSTANI – Pavimentazioni (Castello di Rivoli). Verde Alpi Verde Issorie MARMI © Fiora & Carando_Pietre di Torino e particolari della pavimentazione nell’isolato S. Federico in ROSSO LEVANTO. VIA ROMA (Torino) – Rivestimenti Il colore rosso è legato a finissima ematite dispersa nella serpentinite. MARMI © Fiora & Carando_Pietre di Torino Chiesa di S. Filippo (Torino) – Acciottolato in serpeninite e quarzite Medaglioni e zoccolatura in VERDE SUSA (notare l’alterazione cromatica). Galleria Subalpina (Torino) – GRANITI PIEMONTESI I GRANITI PIEMONTESI Q 90 90 60 60 20 5 20 5 A 10 10 35 65 90 10 P 60 60 GRANITO ROSA DI BAVENO – Granito a grana medio grossolana costituito da quarzo, Kfeldspato rosa per la presenza di microinclusioni di ematite, plagioclasio e biotite F GRANITI PIEMONTESI Q 90 90 60 60 20 5 20 5 A 10 10 35 65 90 10 P 60 60 GRANITO BIANCO DI MONTORFANO – Granito a grana media – grossolana costituito da quarzo, K-feldspato, plagioclasio albitico e biotite. F GRANITI PIEMONTESI © Fiora & Carando_Pietre di Torino Cava del Mottarone Cava di Montorfano © Fiora & Carando_Pietre di Torino “GRANITI dei LAGHI” : intrusioni plutoniche tardo – erciniche di età permiana negli scisti della Serie dei Laghi. Presenti 3 varietà cromatiche. GRANITI PIEMONTESI GRANITO ROSA BAVENO - Facciata monumentale della chiesa di San Carlo, colonne facciata S. Teresa, S. Massimo, colonne della facciata ottocentesca di Palazzo Carignano, colonne del pronao e dei piani superiori della Mole Antonelliana, colonne della cancellata del Castello del Valentino, colonne dei portici di via Roma tra via Bertola e piazza San Carlo e pavimentazione. GRANITO BIANCO MONTORFANO - Palazzo Carignano, colonne dei portici di Corso Vittorio, Corso Vinzaglio e alcuni tratti di via Roma, Ponte Isabella (arcate e piloni). GRANITO DI ALZO - Palazzo Carignano, colonne di corso Vinzaglio e corso Vittorio, via Pietro Micca, via Sacchi, colonne dell’ex Corte d’Appello, ponti sul Po, basamento e capitelli delle colonne di Maria Ausiliatrice, Chiesa di san Francesco da Paola. GRANITO ROSSO DEL MOTTARONE - pavimentazione Via Roma GRANITO VERDE MERGOZZO - Albergo Principi di Piemonte GRANITI PIEMONTESI © Fiora & Carando_Pietre di Torino © Fiora & Carando_Pietre di Torino Colonne di via Roma in GRANITO ROSA di BAVENO Colonne e portale della Chiesa di S. Massimo in GRANITO ROSA di BAVENO © Fiora & Carando_Pietre di Torino Facciata di Palazzo Carignano in GRANITO BIANCO di MONTORFANO GRANITI PIEMONTESI Aloni di ossidazione attorno a cristalli di calcopirite nel GRANITO BIANCO di MONTORFANO Palazzo Carignano Esfoliazione del granito ROSA di BAVENO GRANITI PIEMONTESI Q 90 90 60 60 20 5 20 5 A 10 10 35 65 90 10 P 60 60 F SIENITE DELLA BALMA - Sienite a K-feldspato rosa- violetto (per la presenza di microinclusioni di ilmenite), plagioclasio e raro quarzo. Per il suo particolare colore violetto è una roccia unica nel mercato internazionale. Tra i femici sono presenti orneblenda, biotite e pirosseno. Tra gli accessori è abbondante la titanite. GRANITI PIEMONTESI SIENITE DELLA BALMA Estratta in valle del Cervo in numerose cave aperte nel plutone oligocenico intruso nei micascisti della Zona Sesia Lanzo GRANITI PIEMONTESI Q 90 90 60 60 20 5 20 5 A 10 10 35 65 90 10 P 60 60 F DIORITE DI VICO – Diorite a grana medio – fine costituita da plagioclasio, orneblenda, biotite e raro quarzo. Presente in una varietà chiara e a grana maggiore (Traversella) e scura e a grana minore (Vico). GRANITI PIEMONTESI DIORITE DI VICO - TRAVERSELLA Estratta in val Chiusella in numerose cave aperte nel plutone oligocenico intruso nei micascisti della Zona Sesia Lanzo GRANITI PIEMONTESI SIENITE DELLA BALMA – Colonne di via Roma, zoccolatura Palazzo Carignano, Stazione di Porta Nuova, colonna votiva della Consolata. Edilizia funeraria ed arredo urbano. DIORITE DI VICO E TRAVERSELLA – Colonne via Roma. Pavimentazione area pedonale di via Amendola e Buozzi. © Fiora & Carando_Pietre di Torino Zoccolatura esterna della Chiesa di S. Massimo in SIENITE DELLA BALMA © Fiora & Carando_Pietre di Torino Colonna votiva antistante la Chiesa della Consolata in SIENITE DELLA BALMA GRANITI PIEMONTESI Pavimentazione di via Roma in SIENITE della BALMA e Granito dei Laghi Colonne di via Roma in DIORITE di VICO © Fiora & Carando_Pietre di Torino GRANITI PIEMONTESI GRANITO NERO DI ANZOLA - Granulite basica di età ercinica appartenente alla Zona Ivrea – Verbano. Costituita da ortopirosseno e plagioclasio oltre a rara biotite. Tessitura granoblastica. Pavimentazione di via Roma. PIETRE PIEMONTESI In Piemonte sono generalmente rappresentate da ortogneiss occhiadini. Per secoli furono le pietre più utilizzate in città (facilità di lavorazione, buone caratteristiche fisico – meccaniche, facile reperibilità) PIETRA DI MALANAGGIO – Roccia a composizione dioritica costituita da Qtz Pl - Bt - Zo - Ksf – Mb e caratterizzata da una pervasiva foliazione. Viene ancora oggi estratta in Val Chisone (Massiccio DoraMaira). LE PIETRE PIEMONTESI Colonnato neoclassico della Gran Madre, Chiesa della Misericordia, Basilica Mauriziana, facciata Serre della residenza reale di Racconigi, bastioni dei Murazzi del Po, Porta Reale Forte di Fenestrelle. PIETRE PIEMONTESI © Fiora & Carando_Pietre di Torino Colonne della Basilica Mauriziana in PIETRA DI MALANAGGIO © Fiora & Carando_Pietre di Torino Colonne della Chiesa della Gran Madre in PIETRA DI MALANAGGIO PIETRE PIEMONTESI Utilizzato soprattutto per pavimentazioni e arredo urbano. Cupola della Mole Antonelliana, Copertura delle Carceri Le Nuove. PIETRA DI LUSERNA – Ortogneiss tabulare a grana omogenea con foliazione pervasiva a Mb e tendenza occhiadina per la presenza di porfiroclasti di K-feldspato. Costituito da Qtz – Kfs – Ab – Mb. PIETRE PIEMONTESI © Fiora & Carando_Pietre di Torino Pavimentazione di Piazza Castello in PIETRA DI LUSERNA PIETRE PIEMONTESI PIETRA DI CUMIANA – Gneiss a porfiroblasti di Kfs alterato. Giallo – rossastro per la presenza di ossidi di Fe. Abbandonato per le qualità scadenti. Ospedale San Giovanni, Murazzi del Po, Palazzo Carignano. cornici), Murazzi del Po, Ponti Umberto I, Ponte Isabella e Regina Margherita sul Po; bifore, scala di ingresso Sacra di S.Michele. PIETRA DI BORGONE - Facciata di Palazzo Reale (colonne, lesene, GNEISS DI VAIE – Gneiss ghiandone molto resistente a porfiroblasti di Kfs – Bt – Qtz – Ab. Già utilizzato dai romani trova ampio impiego nell’edilizia storica torinese. Palazzo del tribunale, colonne facciata della chiesa di S.Cristina, zoccolotura di Palazzo Madama, colonne portici di C.so Vinzaglio cannoniere Forte di Exilles. GNEISS DI SAN BASILIO – Gneiss a tormalina leucocrato compatto e tabulare. Poche miche. Murazzi del Po, scala del Rettorato, PIETRE PIEMONTESI Gneiss di S. Basilio PIETRA di CUMIANA e prasinite in Palazzo Carignano PIETRE PIEMONTESI Archi e pile del Ponte Umberto I e del Ponte Isabella in PIETRA DI BORGONE E DI VAIE © Fiora & Carando_Pietre di Torino © Fiora & Carando_Pietre di Torino PIETRE PIEMONTESI GNEISS OSSOLANI – GNEISS ANTIGORIO - Tessitura occhiadina a Qtz – Kfs, Pl – Bt. Serizzi e beole. 180 colonne di via Roma, absidi di S. Carlo e S. Cristina. PIETRE PIEMONTESI SERIZZO ANTIGORIO Piazza CLN Abside S. Carlo PIETRE PIEMONTESI QUARZITE BARGIOLINA – Quarzite di origine sedimentaria con scistosità e fratturazione (copertura Permiana del Massiccio Dora-Maira). Sono presenti tre varietà cromatiche: gialla, grigia e bianca (rara). Pavimentazioni di chiese (atrio di S. Filippo) e di Palazzi (San Giovanni vecchio – Museo Regionale Scienze Naturali). Chiesa di S. Filippo PIETRE PIEMONTESI PIETRA VERDE della VALLE ROJA – Metapelite verde di basso grado metamorfico a grana molto fine, costituita da Qtz, Wm, Chl, calcite e Ab. Facciata della chiesa di Tenda, lapidi e interni di chiese e palazzi in Torino, pavimentazione di Via Roma. © Fiora & Carando_Pietre di Torino Base del monumento al di sotto dell’Arco Monumentale all’Artigliere (Torino) Pavimentazione di via Roma


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