Imparare un'altra lingua, (Manuali Laterza, 141) by Camilla Bettoni Review by: Celestina Milani Aevum, Anno 75, Fasc. 3 (Settembre-Dicembre 2001), p. 928 Published by: Vita e Pensiero â Pubblicazioni dellâUniversità Cattolica del Sacro Cuore Stable URL: http://www.jstor.org/stable/20861279 . Accessed: 16/06/2014 07:02 Your use of the JSTOR archive indicates your acceptance of the Terms & Conditions of Use, available at . http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp . JSTOR is a not-for-profit service that helps scholars, researchers, and students discover, use, and build upon a wide range of content in a trusted digital archive. We use information technology and tools to increase productivity and facilitate new forms of scholarship. For more information about JSTOR, please contact
[email protected]. . Vita e Pensiero â Pubblicazioni dellâUniversità Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with JSTOR to digitize, preserve and extend access to Aevum. http://www.jstor.org This content downloaded from 62.122.72.104 on Mon, 16 Jun 2014 07:02:52 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions http://www.jstor.org/action/showPublisher?publisherCode=vitaepensiero http://www.jstor.org/stable/20861279?origin=JSTOR-pdf http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp 928 ANNUNZI BIBLIOGRAFICI Menna). Nel volume si trova un'ampia bi bliografia ragionata. Celestina Milani Camilla Bettoni, Imparare un'altra lin gua, Bari, Laterza, 2001 (Manuali Later za, 141). Un vol. di pp. 271. II volume affronta problemi fondamenta li: come si impara una nuova lingua da adul ti? Perche si fanno sempre gli stessi errori, pur sapendo le regole? Quali sono i pro cessi comuni e quali le differenze per l'ap prendimento del lessico e della grammati ca? U opera cerca di rispondere a tali quesi ti; viene definito il campo del problema; so no delineate le fasi del capire e del parla re. Sono studiati i rapporti tra LI e L2 nel la prospettiva della variabilita. Sono pre sentate le diverse spiegazioni: l'analisi con trastiva, il comportamentismo, il generati vismo, il funzionalismo, l'interazionismo, il cognitivismo, la processabilita. Si tratta di spiegazioni diverse, spesso incomplete, di problemi molto vasti e ancora aperti. L'apprendimento della L2 deriva dall'in terazione di fattori linguistici, cognitivi, comportamentali e culturali come sottolinea l'autrice. Celestina Milani Rita Caprini, Nomi propri, Alessandria, Ed. dell'Orso, 2001 (Universita degli Studi di Genova). Un vol. di pp. 159. II volume, molto denso e ricco di nuove suggestioni si pone il problema della posi zione deH'onomastica fra le scienze del lin guaggio. L'autrice, partendo dalla polemica sorta tra Alan Gardiner e Bertrand Russell sullo statuto e sull'identificazione dei nomi propri (NP), affronta il problema se il NP abbia o no significato. Tra le lingue indeu ropee solo in inglese c'e un'imbarazzante duplicita terminologica (name e noun). Mentre in antico inglese c'era solo name, in medio inglese si trova anche nun dal T antico francese; essi danno origine alle forme moderne name e noun. Si inserisce nel dibattito Ernst Pulgram con Theory of Names, ?Beitrage zur Namenforschung?, V/2 (1954) 146-96: i nomi comuni sareb bero stati in origine nomi propri; lo studio so richiama Genesi 2,19. L'aspetto piu in teressante del pensiero di Pulgram e la Na menbuilding come ?universal human prac tice?. Pulgram nota anche che la meaning lessness del NP e fenomeno limitato alia ci vilta occidentale. Non senza motivo Claude Levi-Strauss dedica quasi interamente due capitoli del Pensee sauvage, Paris 1962, al problema del NP, poiche la tassonomia del reale e uno dei problemi piu importanti di ogni societa. L'approccio di Levi-Strauss e naturalmente etnologico. Particolarmente ricca nel volu me di R. Caprini e la parte dedicata al Timposizione del NP nonche quella relati va ai soprannomi. Viene anche trattato il problema della toponomastica. U opera si chiude con la trattazione del l'onomastica germanica antica: vengono studiati il Saussure delle Leggende, i NP dei Nibelunghi, le genealogie. Neirinsieme i NP costituiscono T ultimo livello di classificazione che una societa si propone, quello dei suoi membri: si nota al lora che il sistema onomastico di un grup po umano mira ad esprimere devozioni e credenze, auguri e scongiuri, talora un'in tera cosmogonia che si riversa anche sui to ponimi. Celestina Milani Andrea Bonomi - Alessandro Zucchi, Tempo e linguaggio. Introduzione alia se mantica del tempo e delVaspetto verba le, Milano, Ed. Bruno Mondadori, 2001 (Sintesi). Un vol. di pp. 302. Le nozioni di tempo hanno un ruolo pre minente nel linguaggio, come dimostra l'e sistenza di peculiari strumenti morfologici come la flessione verbale che permette di localizzare gli eventi nella dimensione del passato, del presente o del future La con seguenza e che l'analisi del tempo e del l'aspetto verbale non e solo una parte del l'analisi semantica delle lingue naturali, ma ne costituisce la parte fondamentale. Questo volume presenta le piu importan ti teorie che si sono affermate in questo set tore: la logica temporale di Prior, l'analisi degli enunciati di credenza di Hintikka, l'a This content downloaded from 62.122.72.104 on Mon, 16 Jun 2014 07:02:52 AM All use subject to JSTOR Terms and Conditions http://www.jstor.org/page/info/about/policies/terms.jsp Article Contents p. 928 Issue Table of Contents Aevum, Anno 75, Fasc. 3 (Settembre-Dicembre 2001), pp. 575-942 Front Matter VON PETRARCA BIS PISANELLO: ZUR REZEPTION ITALIENISCHER KULTUR IM WERK OSWALDS VON WOLKENSTEIN (1376/77-1445) [pp. 577-599] LE ANNOTATIONES SU MATRIMONIO E DIVORZIO NELLA DISPUTA TRA ERASMO E JACOBUS LOPIS STUNICA [pp. 601-628] LA DEDICA DEL DE PARTU VIRGINIS DI IACOPO SANNAZARO NELLE VICENDE DELLA SUA GENESI [pp. 629-640] MAGISTERO PETRARCHESCO E BIZZARRIE LINGUISTICHE NELLE NOTE DI FULVIO PELLEGRINO MORATO: RIFLESSIONI SULLA GRAMMATICA DEL VOLGARE [pp. 641-677] LA POETICA DI ARISTOTELE VOLGARIZZATA: BERNARDO SEGNI E LE SUE FONTI [pp. 679-694] «IO CREDO VORRIA QUALCHE PRESENTE»: REVISIONI NELL'OPERA DI PAOLO GIOVIO [pp. 695-704] «LA CURIOSITà CHE IN ME PREDOMINA». IN MARGINE AD UN OPUSCOLO DIMENTICATO (1606) DI FRANCESCO IMPERATO [pp. 705-713] SINICA AMBROSIANA IL FONDO ANTICO: LIBRI, CIMELI E DOCUMENTI [pp. 715-736] GLI SCRITTI DI FEDERICO BORROMEO SUL METODO DEGLI STUDI [pp. 737-758] IL BARNABITA CARLO SCHIERA E UN NUOVO MANOSCRITTO SETTECENTESCO DELLE ODI PARINIANE [pp. 759-780] LA DIASPORA DEI VERSI AD ANNA COME LAVORAVA VINCENZO RICCARDI DI LANTOSCA [pp. 781-812] SULLE VERSIONI DEI TRAGICI GRECI IN ITALIA (1900-1960): TRA TEORIA E PRATICA [pp. 813-878] COMMEMORAZIONE DI GIUSEPPE BILLANOVICH [pp. 879-883] RECENSIONI Review: untitled [pp. 885-889] Review: untitled [pp. 889-891] Review: untitled [pp. 891-894] Review: untitled [pp. 894-899] Review: untitled [pp. 899-906] Review: untitled [pp. 906-909] ANNUNZI BIBLIOGRAFICI Review: untitled [pp. 911-911] Review: untitled [pp. 912-913] Review: untitled [pp. 913-915] Review: untitled [pp. 915-916] Review: untitled [pp. 916-917] Review: untitled [pp. 917-918] Review: untitled [pp. 918-919] Review: untitled [pp. 919-920] Review: untitled [pp. 920-920] Review: untitled [pp. 920-922] Review: untitled [pp. 922-923] Review: untitled [pp. 923-924] Review: untitled [pp. 924-925] Review: untitled [pp. 925-925] Review: untitled [pp. 925-925] Review: untitled [pp. 925-926] Review: untitled [pp. 926-927] Review: untitled [pp. 927-927] Review: untitled [pp. 927-928] Review: untitled [pp. 928-928] Review: untitled [pp. 928-928] Review: untitled [pp. 928-929] LIBRI RICEVUTI [pp. 931-933] Back Matter