Dott. Maria Rosaria Tosiani Formazione personale Assistente amministrativo Art. 7 CCNL 2005.

April 5, 2018 | Author: Anonymous | Category: Documents
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Slide 1 dott. Maria Rosaria Tosiani Formazione personale Assistente amministrativo Art. 7 CCNL 2005 Slide 2 dott. Maria Rosaria Tosiani Argomenti corso I contratti con esperti Recupero degli emolumenti corrisposti a vuoto a personale assente per colpa di un terzo La documentazione amministrativa Il programma annuale Slide 3 dott. Maria Rosaria Tosiani I CONTRATTI CON ESPERTI ESTERNI Quadro normativo Ambito soggettivo Tipi di contratto Tipologia di compensi Riepilogo Fasi successive Slide 4 dott. Maria Rosaria Tosiani Quadro normativo D.p.r. 567/1996 – Dà la possibilità allistituzione scolastica di realizzare iniziative complementari allinsegnamento e per lampliamento dellautonomia scolastica D.i. 44 del 1/2/2001 disciplina lattività negoziale e allart. 33 2° comma lett. G) dà la possibilità di stipulare contratti con esperti Il d.l. 168 del 12/7/2004 convertito in legge 191 30/7/2004 limita lattività degli esperti ad iniziative non realizzabili con personale interno alla scuola Slide 5 dott. Maria Rosaria Tosiani Ambito soggettivo Primo problema – identificazione esperto Ai sensi di quanto stabilito dal d.i. 44/2001 art. 33 e 40 il C.D.I. deve deliberare un regolamento per tali attività Art. 32 decreto Bersani disciplina laffidamento di incarichi esterni nella P.A. Slide 6 dott. Maria Rosaria Tosiani L'AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI E LE NOVITA' INTRODOTTE DAL D.L. 223/2006 c.d. Decreto Bersani Art. 32. Contratti di collaborazione Ai fini del contenimento della spesa e del coordinamento della finanza pubblica, all'articolo 7 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, i commi 6, 6-bis e 6-ter sono sostituiti dai seguenti: «6. Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad esperti di provata competenza, in presenza dei seguenti presupposti: a.l'oggetto della prestazione deve corrispondere alle competenze attribuite dall'ordinamento all'amministrazione conferente e ad obiettivi e progetti specifici e determinati; b.l'amministrazione deve avere preliminarmente accertato l'impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno; c.la prestazione deve essere di natura temporanea e altamente qualificata; d.devono essere preventivamente determinati durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. 6-bis. Le amministrazioni pubbliche disciplinano e rendono pubbliche, secondo i propri ordinamenti, procedure comparative per il conferimento degli incarichi di collaborazione. 6-ter. I regolamenti di cui all'articolo 110, comma 6, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, si adeguano ai principi di cui al comma 6.». Slide 7 dott. Maria Rosaria Tosiani Con specifico riferimento alle istituzioni scolastiche si precisa infine che va fatta necessariamente una distinzione tra: 1. contratti di docenza con esperti esterni 2. Attività di formazione 3. Contratti di consulenza vera e propria Slide 8 dott. Maria Rosaria Tosiani Contratti di docenza con esperti esterni Aventi per oggetto una prestazione rivolta allampliamento dellofferta formativa (esperti in particolari discipline coinvolti nellarea professionalizzante degli istituti professionali, esperti in corsi I.F.T.S., docenti incaricati di attività di docenza non curriculare agli alunni, ecc.). La stipula dei suddetti contratti per ampliamento dellofferta formativa prevista dallart. 40 del D.I. 44/2001, che trova legittimazione nella circostanza dellinesistenza nellistituzione scolastica di personale esperto rispetto allincarico da svolgere, non rientra nella fattispecie regolamentata dallart. 9 del citato decreto 12/7/2004 n. 168 e dalla relativa legge di conversione 30/7/2004, n. 191, e successivamente dalla legge 30/12/2004 n. 311, configurandosi come contratto di insegnamento avente quindi una causa diversa rispetto al contratto di consulenza gestionale. Slide 9 dott. Maria Rosaria Tosiani Attività di formazione Lart. 1 comma 12 del sopraccitato decreto-legge 168/2004 e la relativa legge di conversione 191/2004 hanno previsto che le pubbliche amministrazioni, per lespletamento dellattività di formazione dei propri dipendenti, sono tenute ad utilizzare la Scuola superiore della pubblica amministrazione, nonché il Formez. E prevista la possibilità di affidare allesterno lo svolgimento di tale attività solamente nei casi di documentata impossibilità di fare ricorso alle predette Scuole ed a condizione che il prezzo dellaffidamento sia inferiore a quello praticato dalle stesse. Il medesimo articolo sottrae alla normativa di cui trattasi la formazione del personale della scuola facendo salve le norme vigenti in materia per lo stesso. Slide 10 dott. Maria Rosaria Tosiani Contratti di consulenza vera e propria Stipulati per supportare lattività del dirigente scolastico su particolari argomenti di particolare complessità. (esempio lincarico conferito per la consulenza sulla predisposizione della documentazione necessaria ai fini dellacquisizione della certificazione di qualità, per la partecipazione ai progetti europei, per la 626 e per la privacy). Detti incarichi affidati a soggetti estranei allamministrazione scolastica, alle condizioni e nei limiti sopra esposti, pertanto, formeranno oggetto desame da parte del collegio dei revisori dei conti che, nellambito delle funzioni istituzionali ad esso demandate, verificherà la legittimità dei conferimenti in relazione allavvenuto rispetto della normativa di cui si discorre. Gli atti di affidamento degli incarichi e consulenze in questione devono in ogni caso essere trasmessi alla Corte dei conti. Per quanto riguarda, invece, il criterio di calcolo finalizzato alla determinazione dellimporto massimo di copertura della spesa per lanno 2004 e di conseguenza per gli anni 2005, 2006 e 2007, ad avviso della scrivente non vanno considerati se le spese sono sostenute con entrate provenienti da privati (ad esempio contributi laboratorio alunni). Slide 11 dott. Maria Rosaria Tosiani SCELTA DEL CONTRAENTE il nuovo regolamento di contabilità, impone la previa determinazione dei criteri di scelta dellesperto, che dovrà vertere tanto sul compenso pecuniario da erogare (prezzo) quanto, trattandosi di prestazione di natura intellettuale sulla qualità della prestazione stessa. (Tar Lombardia sez. Brescia 27/10/1997 n. 916) Slide 12 dott. Maria Rosaria Tosiani Tipi di contratto Per lattuazione dei progetti contenuti nel piano dellofferta formativa le istituzioni scolastiche possono stipulare a)contratti di prestazione di lavoro autonomo con professionisti che abitualmente esercitano attività prefigurate nel contratto; b)contratti di prestazione di lavoro autonomo occasionalmente reso quando rispetto al prestatore lattività presenta caratteristiche di saltuarietà e secondarietà; c)contratti di collaborazione coordinata e continuativa caratterizzati dallo svolgimento dellattività prestata senza vincolo di subordinazione nellambito del rapporto unitario e continuativo e con retribuzione periodica prestabilita Slide 13 dott. Maria Rosaria Tosiani COMPENSI PER ATTIVITA DI LAVORO AUTONOMO ESERCITATO ABITUALMENTE Sono i redditi di lavoro autonomo derivanti dallesercizio di arti e professioni in maniera abituale ancorché non esclusiva di cui allart. 49, comma i del TUIR. Rientrano in detta fattispecie i compensi corrisposti a chi esercita abitualmente la libera professione ed è chiamato dalla istituzione scolastica a tenere interventi formativi su tematiche che rientrano nelloggetto della professione esercitata. Detti compensi non costituiscono per le Amministrazioni dello Stato base imponibile ai fini IRAP. Riepilogo sintetico dei contributi previdenziali e delle ritenute da applicare sui compensi. Slide 14 dott. Maria Rosaria Tosiani Prospetto riepilogativo Compenso attività lavoro autonomo InpsIrap a carico stato Professionisti con Albo e Cassa Esclusi IVA 20% - Integrativo Cassa 2% - R.A. 20% No Professionisti con Albo non iscritti alla Cassa Addebitato il 4% al committente (soggetto ad IVA, R.A.e Int. Cassa) IVA 20% - Integrativo Cassa 2% - R.A. 20% No Professionisti senza Albo né Cassa Addebitato il 4% al committente (soggetto a IVA, R.A.) IVA 20% - Integrativo Cassa 4 % -R.A. 20% No Slide 15 dott. Maria Rosaria Tosiani INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA OCCASIONALI si ha occasionalità ogni qualvolta le attività medesime presentino i connotati della: Saltuarietà, Contingenza, Eventualità, Secondarietà, Episodicità. Slide 16 dott. Maria Rosaria Tosiani Gli elementi quantitativi: Il numero di operazioni effettuate in un determinato periodo, La frequenza o ripetitività con cui le operazioni stesse sono eseguite; La circostanza che lo svolgimento di una certa attività integri loccupazione preminente del soggetto che la pone in essere; Slide 17 dott. Maria Rosaria Tosiani COMPENSI PER ATTIVITA DI LAVORO AUTONOMO NON ESERCITATA ABITUALMENTE Rientrano in detta fattispecie i compensi corrisposti al personale estraneo alla p.a. per lo svolgimento di attività non abitualmente esercitata ed a quello dipendente autorizzato a svolgere la libera professione chiamato a tenere interventi formativi su tematiche diverse da quelle oggetto della professione esercitata. I compensi percepiti sono considerati fra i redditi diversi come derivanti da prestazioni di lavoro autonomo non esercitato abitualmente di cui allart. 81, comma 1, lettera i) del tuir Ai sensi dell'art. 44 (Disposizioni varie in materia previdenziale) del D. L. 269/2003 convertito con modifiche nella L. 326 del 24/11/2003 a decorrere dal 1° Gennaio 2004 i soggetti esercenti attività di lavoro autonomo occasionale (non collaborazione) e gli incaricati alle vendite a domicilio devono essere iscritti alla gestione separata INPS solo qualora il reddito annuo sia superiore a 5.000 euro Slide 18 dott. Maria Rosaria Tosiani LAVORATORE AUTONOMO OCCASIONALE REDDITO 2006 = COMPENSI 2006 - COSTI 2006 SE SUPERIORE A 5.000 EURO SI INPS SE INFERIORE A 5.000 EURO NO INPS Il riferimento è, pertanto, il reddito annuo risultante dal modello Unico - quadro RL e non interessa la singola prestazione occasionale. Slide 19 dott. Maria Rosaria Tosiani Reddito di lavoro autonomo occasionale Dal 2004 la prestazione derivante da una attività di lavoro autonomo occasionale non collaborazione continuativa: · È soggetta alla ritenuta d'acconto del 20% (volendo se il prestatore lo richiede dal 2004 è possibile applicare anche un aliquota più alta) · È documentata da una semplice ricevuta · Si dichiara nel quadro RL - UNICO 2006 · È soggetta INPS se il reddito è superiore a 5.000 Euro. Slide 20 dott. Maria Rosaria Tosiani Prospetto riepilogativo Compenso attività lavoro occasionale InpsIrap a carico stato Reddito inferiore 5.000 Euro EsclusiR.A. 20% Si Reddito sup. 5.000 Euro con altra copertura assicurativa 1/3 del 10% a carico del professionista 2/3 a carico committente che versa lintero contributo R.A. 20% Si Reddito sup. 5.000 Euro con altra copertura assicurativa 1/3 del 18,20% (per 2006) a carico del professionista 2/3 a carico committente che versa lintero contributo R.A. 20% Si Slide 21 dott. Maria Rosaria Tosiani Normativa di riferimento dei contratti di co.co.co. Tipologia contratti innominati previsti dall'art. 1322 c.c. art. 409 del cod. proc. civ. n. 3 annovera, fra le controversie individuali di lavoro, anche quelle che originano da... "rapporti di collaborazione che si concretino in una prestazione di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato" lart. 47 del D.P.R. n. 917/1986 (t.u.i.r.) riconduce le co.co.co "agli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica, alla collaborazione a giornali, riviste, enciclopedie e simili, alla partecipazione a collegi e commissioni, nonché quelli percepiti in relazione ad altri rapporti di collaborazione aventi per oggetto la prestazione di attività svolte senza vincolo di subordinazione a favore di un determinato soggetto nellambito di un rapporto unitario e continuativo senza impiego di mezzi organizzati e con retribuzione periodica prestabilita, sempreché gli uffici o le collaborazioni non rientrino nei compiti istituzionali compresi nellattività di lavoro dipendente di cui allarticolo 46, comma 1, o nelloggetto dellarte o professione di cui allarticolo 49, comma 1, esercitate dal contribuente". art. 34 della legge 21 novembre 2000, n. 342 comporta la tassazione dei redditi derivanti dai suddetti rapporti quali redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente L. 8 agosto 1995, n. 335: "Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare" ha imposto l'obbligo di contributo ai redditi da co.co.co Slide 22 dott. Maria Rosaria Tosiani Normativa di riferimento dei contratti di co.co.co. Con particolare riferimeno alla Pubblica Amministrazione L'art. 36 del d.lgs. 29/93 (attuale d.lsg. 165/2001), come modificato dal D.lg. 80/98, nell'estendere alle pubbliche amministrazioni "le forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro subordinato nell'impresa" non menziona il contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Un riferimento testuale alle collaborazioni coordinate e continuative è però rivenibile all'art. 14 del D.lg. 29/93 (e attuale D.lg. 165/2001) dove si stabilisce che l'organo politico, in specie il ministro, per l'esercizio delle sue funzioni, si avvale: di dipendenti pubblici in posizione di aspettativa fuori ruolo o comando; di personale assunto con contratto a termine secondo le norme civilistiche; infine di esperti e consulenti per particolari professionalità e specializzazioni con incarichi di collaborazione coordinata e continuativa. I poteri e le capacità dei privati datori di lavoro è, però smorzata dalla previsione contenuta nell'art. 7, comma 6, d.lg. nr. 29/93, come sostituito dall'art.5 del D.lgs. nr. 546/1993, (nonché attuale art.7 del d.lg. 165/2001). Le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali solo ad esperti di provata competenza, per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, determinando preventivamente durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. Slide 23 dott. Maria Rosaria Tosiani Limiti per lutilizzo di co.co.co. Nella P.A. Lart. 7 del d.lgs. 29/93, per l'utilizzo nelle pubbliche amministrazioni ne sottolinea i limiti: a) che si tratti di far fronte ad esigenze che gli enti non possono soddisfare con personale in servizio; b) che si tratti di incarichi individuali; e) che gli incaricati siano esperti di provata competenza; d) che siano determinati preventivamente durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione. Slide 24 dott. Maria Rosaria Tosiani Nuove modifiche alla normativa delle co.co.co: Lart. 4 della legge n. 30 del 14/2/2003 cd. Legge Biagi D.Lgs 276 del 10 settembre 2003 Slide 25 dott. Maria Rosaria Tosiani Requisiti previsti per il contratto di co.co.co: Collaborazione Coordinazione Continuità Personalità Slide 26 dott. Maria Rosaria Tosiani COLLABORAZIONE Svolgimento di ogni attività finalizzata al raggiungimento di scopi determinati da altri, la collaborazione presuppone un rapporto autonomo e paritario fra i soggetti interessati. Da un lato il prestatore dell'attività lavorativa e dall'altro il committente richiedente tale prestazione, finalizzato al raggiungimento di un obiettivo noto, sin dall'inizio, ad entrambe le parti e rientrante nell'attività del secondo Slide 27 dott. Maria Rosaria Tosiani COORDINAZIONE E' la possibilità per il datore di lavoro di fornire delle direttive al lavoratore nei limiti della sua autonomia professionale. Il fatto che il prestatore di lavoro coordinato organizzi la propria attività di lavoro non contrasta con la circostanza che essa sia poi utilizzata dal committente nel momento in cui questo, considerandola come apporto individuale e continuativo, la coordina con altre attività di lavoro estranee al rapporto, perseguendo quel risultato finale che intende raggiungere al di là dell'utilità strumentale ritraibile dal singolo vincolo obbligatorio. L'imprenditore non deve esercitare il suo potere direttivo per confermare e indirizzare la prestazione Slide 28 dott. Maria Rosaria Tosiani CONTINUITA La prestazione deve perdurare nel tempo anche se può presentare eventuali pause ed intermittenze nell'espletamento dell'attività lavorativa Slide 29 dott. Maria Rosaria Tosiani PERSONALITA Requisito essenziale del rapporto di co.co.co., al fine di distinguerlo da altre forme contrattuali, si interpreta nel senso che è necessario che prevalga il lavoro personale del preposto sull'opera eventualmente svolta da collaboratori e sull'utilizzazione di una struttura di natura materiale Slide 30 dott. Maria Rosaria Tosiani INTERPRETAZIONI GIURISPRUDENZIALI E' opportuno precisare che sia la collaborazione sia la continuità delle prestazioni sono elementi comuni anche al lavoro subordinato. La Cassazione ha precisato che non sussiste tale requisito nel caso di svolgimento di semplici atti indipendenti, anche se ricorrenti, e di prestazioni meramente occasionali. Per cui ad avviso della scrivente molti contratti di insegnamento, proprio in considerazione di queste sentenze della Cassazione, pur essendo ricorrenti ma atti indipendenti (singoli corsi) è possibile collocarli tra le prestazioni meramente occasionali. Slide 31 dott. Maria Rosaria Tosiani PRESUPPOSTI FONDAMENTALI DEL LAVORO A PROGETTO Uno o più progetti specifici O programmi di lavoro O fasi di esso Nel rispetto del coordinamento con la organizzazione del committente Indipendentemente dal tempo impiegato per la esecuzione della attività lavorativa Slide 32 dott. Maria Rosaria Tosiani Manovra BIAGI e p.a. Il d.lgs 276 del 10 settembre, nell'attuare la delega conferita al Governo dalla legge 30/2003 c.d. manovra Biagi, allart. 1 comma 2 così recita: Il presente decreto non trova applicazione per le pubbliche amministrazioni e per il loro personale. COSA SIGNIFICA? potranno le istituzioni scolastiche quali pubbliche amministrazioni stipulare contratti di co.co.co legati o meno ad un progetto? Potrà il personale delle pubbliche amministrazioni accettare lavori a progetto e/o lavori occasionali ? Riferimento anche a circolare del 15/7/2004 n. 4 del Dipartimento della funzione pubblica della presidenza del consiglio dei ministri Slide 33 dott. Maria Rosaria Tosiani Prospetto riepilogativo Compenso attività lavoro co.co.co INPSIRAP Collaboratori con partita IVA con altra copertura previdenziale Addebitano il 4% al committente (soggetto ad IVA E R.A.) IVA 20% - Ritenuta acconto 20% NO Collaboratori senza partita IVA con altra copertura previdenziale 1/3 del 10% a carico del professionista 2/3a carico del committente che versa lintero contributo Ritenute IRPEF a scaglioni con applicazione detrazioni dimposta no tax area (DPR 600/73)- Addizionali IRPEF SI Collaboratori senza partita IVA senzaaltra copertura previdenziale 1/3 del 18,20 % (per il 2006) a carico del professionista 2/3a carico del committente che versa lintero contributo Ritenute IRPEF a scaglioni con applicazione detrazioni dimposta no tax area (DPR 600/73)- Addizionali IRPEF SI Slide 34 dott. Maria Rosaria Tosiani PROFILI PREVIDENZIALI delle co.co.co I collaboratori coordinati e continuativi sono soggetti allobbligo di iscrizione allINPS. La legge n. 335 del 1995 ha infatti istituito una forma di tutela previdenziale obbligatoria meglio conosciuta come contributo previdenziale 10% volta ad assicurare, tra gli altri, i collaboratori coordinati e continuativi. I collaboratori coordinati e continuativi debbono essere iscritti alla sede INPS competente per territorio per la trattazione delle domande di iscrizione, per la gestione dei versamenti e per la costituzione delle posizioni assicurative. La competenza territoriale viene individuata sulla base della sede amministrativa o della localizzazione di uneventuale filiale dellazienda committente. Il collaboratore ha comunque la facoltà di procedere autonomamente alla presentazione della domanda di iscrizione alla sede INPS nel cui ambito territoriale si trova la propria residenza o la propria dimora abituale. Del pari si dovrà procedere alla comunicazione alla gestione separata INPS in caso di cessazione dellattività di collaborazione. Slide 35 dott. Maria Rosaria Tosiani Adempimenti del collaboratore Gli adempimenti del collaboratore afferiscono soltanto obblighi di comunicazione al committente dello stato della propria situazione previdenziale ovvero obblighi di comunicazione allINPS. Si rammenta in merito: - la comunicazione della sua posizione previdenziale e, cioè, se risulta pensionato o iscritto ad altra forma previdenziale obbligatoria, onde permettere al committente di individuare laliquota contributiva correttamente applicabile; - la comunicazione che sta per superare od ha superato il massimale per leventuale esonero totale dal contributo, nel caso intrattenga più collaborazioni coordinate e continuative con diversi committenti; - la comunicazione che è stata presentata domanda di iscrizione allINPS. Slide 36 dott. Maria Rosaria Tosiani Adempimenti del committente Il committente è obbligato alla presentazione periodica allINPS della denuncia e-mens mensile. Nella denuncia in esame dovranno essere certificati gli importi dei contributi 10% e 18,20% (per il 2006) versati alla gestione separata dellINPS. Slide 37 dott. Maria Rosaria Tosiani profili assistenziali INAIL Secondo quanto disposto dal d.lgs 23 febbraio 2000, n. 38, i datori di lavoro, soggetti allassicurazione antinfortunistica presso lINAIL, sono obbligati ad estendere detta assicurazione contro gli infortuni sul lavoro anche ai collaboratori coordinati e continuativi. Lestensione della tutela assicurativa a questi lavoratori è subordinata al verificarsi di due condizioni: - Il lavoratore svolge una delle attività protette e, cioè, unattività che ai sensi dellarticolo 1 del d.p.r. n. 1124/65 rientra tra quelle obbligatoriamente soggette alla tutela dellINAIL; - Il lavoratore svolge detta attività a titolo oneroso. Slide 38 dott. Maria Rosaria Tosiani Recupero degli emolumenti corrisposti a vuoto a personale assente per colpa di un terzo Il problema della lesione del diritto di credito rappresenta una questione ormai classica nellanalisi dellistituto dellillecito civile. Slide 39 dott. Maria Rosaria Tosiani Ipotesi di lesione di diritti soggettivi assoluti Il pagamento della retribuzione al lavoratore assente cessa di essere legittimo quando dipenda da fatto illecito del terzo e quindi da una colposa alterazione della corrispettività tra le prestazioni dedotte nel rapporto contrattuale. Il diritto al risarcimento nei confronti del terzo compete al datore di lavoro anche in relazione alle prestazioni fungibili e non, come precedentemente ritenuto nel caso Meroni con esclusivo riferimento alle obbligazioni per prestazioni infungibili, in quanto il meccanismo della lesione giuridica è identico in entrambe le ipotesi. Il datore di lavoro avrà inoltre diritto a un risarcimento integrale, comprensivo di retribuzione e contributi, con la possibilità anche di provare il danno ulteriore in caso di comprovata necessità di sostituzione del dipendente infortunato. Slide 40 dott. Maria Rosaria Tosiani Diritto delle istituzioni scolastiche (datori di lavoro) lamministrazione scolastica ha diritto al risarcimento del danno in tutti casi nei quali, in ragione di un atto illecito effettuato da un terzo, il lavoratore non è in grado di eseguire la prestazione lavorativa oggetto del contratto. Lillecito deve essere posto in essere da un soggetto estraneo al rapporto contrattuale intercorrente tra il lavoratore e lamministrazione e deve avere incidere causalmente sulla possibilità del lavoratore di effettuare ladempimento dellobbligazione lavorativa. Slide 41 dott. Maria Rosaria Tosiani Diritti delle istituzioni scolastiche (datori di lavoro) Il soggetto danneggiato, titolare del diritto al risarcimento, sarà lo Stato –e per esso il Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca- dal momento che tutto il personale scolastico è dipendente dello Stato e non della singola istituzione scolastica. In questo senso si è recentemente espressa lAvvocatura Generale dello Stato con parere CS 5505/02 di data 11 novembre 2002 (richiamato dalla nota MIUR – Dipartimento per i servizi nel territorio – Direzione Generale per lorganizzazione dei servizi nel territorio – Ufficio XI prot.1665/03 del 19 maggio 2003) secondo cui, pur dopo la profonda riforma dell'organizzazione del sistema scolastico introdotta dall'art. 21 della legge 15 marzo 1997 n. 59 e delle fonti normative collegate (D.L.vo 6-3-98 n.59, D.P.R. 8-3-1999 n.275 recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della L. 15 marzo 1997 n. 59, D.P.R. 6- 11-2002 n. 347) e l'ambito di autonomia attribuito alle istituzioni scolastiche, il personale docente rimane personale dello Stato: l'attività posta in essere (azioni positive o negative) da questo è dunque riferibile allo Stato. Lorientamento è stato confermato con il parere del 4 marzo 2005 della stessa Avvocatura Generale, secondo cui le istituzioni scolastiche (…) rimangono compenetrate nellAmministrazione dello Stato, nella quale, invero, sono incardinate, sicché la giuridica possibilità per le medesime di impugnare atti dellamministrazione statale non sembra poter inerire a fattispecie giustiziabili. Slide 42 dott. Maria Rosaria Tosiani Adempimenti del dipendente deve comunicare immediatamente laccaduto alla segreteria dellistituto seguito da una relazione scritta sulla sequenza dei fatti,indicando le persone intervenute sul luogo(carabinieri,vigili autoambulanza) e le generalità del conducente della vettura che è stata la causa dellinfortunio con lesatta intestazione della polizza assicurativa e del nome della compagnia ass. Presentazione di tutta la documentazione medica per linoltro allINAIL Comunicazione immediata della chiusura dellassenza per linfortunio Slide 43 dott. Maria Rosaria Tosiani Adempimenti della segreteria scolastica Acquisizione della relazione e dei referti medici per la denuncia allINAIL entro il termine delle 48 ore dal rilascio del referto medico. richiesta alle forze dellordine della copia del verbale dellincidente accaduto al sig.Rossi Al termine dellassenza per infortunio (30gg) appurata la chiusura del medesimo,occorre chiedere alla Direzione Provinciale Del Tesoro limporto degli emolumenti corrisposti al Sig.Rossi durante lassenza dal servizio per linfortunio,compresi gli oneri previdenziali a carico dello Stato. Acquisiti tutti questi elementi si procede ad inviare alla compagnia assicurativa la richiesta del risarcimento danno per la mancata prestazione del servizio del Sig.Rossi e delleventuale spesa sostenuta per il supplente. Una copia della lettera va indirizzata,inoltre, per le dovute competenze,allAvvocatura dello Stato che difende lamministrazione in caso di controversie. Slide 44 dott. Maria Rosaria Tosiani Formazione personale Assistente amministrativo Art. 7 CCNL 2005 Slide 45 dott. Maria Rosaria Tosiani La scuola realizza il servizio attraverso strumenti di programmazione e pianificazione cds Reg. interno Pof Contratto integr. di ist Programma annuale Piano annuale delle attività Gli atti si pianificazione Slide 46 dott. Maria Rosaria Tosiani Carta dei servizi Fonti normative: l. 241/90 d.lgs 29/93 dir. 27 gennaio 1994 D.P.C.M. 1995 art. 11 d.lgs 286/99 Slide 47 dott. Maria Rosaria Tosiani LA CARTA DEI SERVIZI PUBBLICI La carta dei servizi pubblici è lo strumento base individuato dal legislatore per avviare operativamente il piano di miglioramento dei servizi pubblici italiani. Lobiettivo mutuando lesperienza britannica delle carte dei cittadini, era quello di far impegnare le strutture nei confronti dei cittadini, nel fornire determinati standard di servizio e garantire precise forme di tutela in caso di disservizio 1993 avvio sperimentale di studi 14 dicembre 1993 documento di intesa per lattuazione delle carte in alcuni settori 27 gennaio 1994 direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri sui Principi sullerogazione dei servizi pubblici aprile 1994 presentazione delle prime Carte 12 maggio 1995 D.L. n. 163 per ladozione delle carte dei servizi Slide 48 dott. Maria Rosaria Tosiani Indirizzi generali cui ispira lattività amministrativa e gestionale Caratteristiche di qualità delle varie attività Meccanismi di valutazione del servizio Mezzi di segnalazione delle disfunzioni Sezioni della Carta dei servizi Valenza pluriennale obbligatorietà Slide 49 dott. Maria Rosaria Tosiani Regolamento di istituto Fonti normative art. 10 TU 297/94 Circ. 16 aprile 1975 n. 105 Slide 50 dott. Maria Rosaria Tosiani Regolazione del funzionamento degli organi collegiali Funzionamento della biblioteca dei laboratori e delle palestre Vigilanza sugli alunni Criteri e limiti dellattività negoziale Slide 51 dott. Maria Rosaria Tosiani La regolamentazione interna allistituto scolastico Le fonti: Art. 10 TU 1994 CM n. 105 del 1975 definiva alcune materie di regolamentazione schema tipo Slide 52 dott. Maria Rosaria Tosiani La regolamentazione interna allistituto scolastico Art. 10 TU 1994 modalità di funzionamento della biblioteca e uso delle attrezzature culturali, didattiche e sportive; vigilanza degli alunni partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio Slide 53 dott. Maria Rosaria Tosiani La regolamentazione interna allistituto scolastico CM n. 105 del 1975 schema tipo 1.Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali 2.Programmazione delle attività degli organi collegiali 3.Svolgimento coordinato dellattività degli organi collegiali 4.Elezioni contemporanee di organi di durata annuale 5.Convocazione del consiglio di classe o interclasse 6.Programmazione e coordinamento dellattività del consiglio di classe o interclasse 7.Convocazione del collegio dei docenti 8.Programmazione e coordinamento dellattività del collegio dei docenti 9.Prima convocazione del consiglio di circolo o di istituto 10.Elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio di circolo o di istituto 11.Convocazione del consiglio di circolo o di istituto 12.Relazione annuale 13.Pubblicità degli atti 14.Convocazione del consiglio di disciplina degli alunni 15.Convocazione del comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti 16.Funzionamento della biblioteca, dei gabinetti scientifici, dei laboratori e delle palestre 17.Vigilanza sugli alunni Slide 54 dott. Maria Rosaria Tosiani La regolamentazione interna allistituto scolastico Le materie in concorrenza 1.Funzionamento degli organi collegiali 2.Programmazione delle attività degli organi collegiali 3.Gestione degli organi collegiali 4.Vigilanza sugli alunni 5.Funzionamento della biblioteca, dei laboratori….. Slide 55 dott. Maria Rosaria Tosiani IL POF E IL DOCUMENTO FONDAMENTALE non è lunico Costitutivo dellidentità culturale e progettuale della scuola. Elementi caratterizanti rispetto a: Integrazione e aggiunte al curricolo organizzazione interna progetto - pedagogico didattico scelte didattiche e organizzative Slide 56 dott. Maria Rosaria Tosiani I SOGGETTI DECISIONALI RISPETTO AL POF CONSIGLIO DELLISTITUZIONE Fissa gli indirizzi generali e opera scelte di gestione e amministrazione. Adotta il POF. COLLEGIO DOCENTI Elabora il Piano DIRIGENTE SCOLASTICO Tiene i rapporti con gli EE.LL. nella fase di fissazione degli indirizzi generali, predisponendo le condizioni per la realizzabilità del POF Slide 57 dott. Maria Rosaria Tosiani IL POF NON E UN PROGETTO E UN PIANO = UN ATTO DI INIDIRIZZO NON E IMMEDIATAMENTE VINCOLANTE NEI CONFRONTI DEI SOGGETTI INTERNI ALLORGANIZZAZIONE SCOLASTICA HA BISOGNO DI CONDIZIONI DI FATTIBILITA Slide 58 dott. Maria Rosaria Tosiani LO SPAZIO OPERATIVO DEL POF Dm 179/99 indicazioni sulla sperimentazione Lett. Circ. 194/99 finanziamento per la realizzazione del programma di sperimentazione Dir. 180/99 individua gli interventi prioritari e i criteri generali per la ripartizione delle somme. Lattivazione delle iniziative dovrà costituire oggetto di un organico piano dell offerta formativa da parte delle singole scuole Slide 59 dott. Maria Rosaria Tosiani I TIPI DI INDICATORI Indicatori di efficacia Indicatori di efficienza Indicatori di legalità Slide 60 dott. Maria Rosaria Tosiani INDICATORI DI EFFICACIA Rapporti con il contesto Scelte educative Scelte curricolari scelte didattiche scelte organizzative integrazione Slide 61 dott. Maria Rosaria Tosiani INDICATORI DI EFFICIENZA Coerenza Progettazione responsabilità valutazione flessibilità curricolare e organizzativa Slide 62 dott. Maria Rosaria Tosiani INDICATORI DI LEGALITA Trasparenza pubblicità Slide 63 dott. Maria Rosaria Tosiani Contratto integrativo di istituto Quando? Dopo lapprovazione del POF Prima del piano delle attività Slide 64 dott. Maria Rosaria Tosiani CONTROPARTI SINDACALI DIRIGENTE SCOLASTICO DLGS 59/98 RAPPRESENTANZE SINDACALI UNITARIE Slide 65 dott. Maria Rosaria Tosiani Delegazione pubblica Lavoratori Dirigente scolastico eventuali collaboratori RSU i rappresentanti provinciali dei sindacati firmatari del Contratto nazionale integrativo da dicembre 2000 Slide 66 dott. Maria Rosaria Tosiani LE FASI DELLA PROCEDURA CONTRATTUALE Consiglio dellIstituzione fissa gli indirizzi e le scelte generali Il collegio dei docenti elabora il POF Riunione informativa del personale ATA - sentito il Direttore Amministrativo - sul POF e gli indirizzi generali Il D.S. e le RSU svolgono la contrattazione integrativa di istituzione scolastica segue Slide 67 dott. Maria Rosaria Tosiani Il Consiglio dellIstituzione adotta il POF IL D.S. redige il Piano delle Attività (comprensivo anche del Piano delle attività predisposto dal Direttore Amministrativo per il personale ATA e valutato coerente al POF dal DS) Il Collegio delibera il Piano delle attività Il DS conferisce gli incarichi Slide 68 dott. Maria Rosaria Tosiani Larea di negoziazione a livello di istituzione scolastica riguarda esclusivamente il rapporto di lavoro e non i contenuti tecnico - professionali che sono di competenza del collegio. Slide 69 dott. Maria Rosaria Tosiani Lart. 6, comma 1 del d.lgs. 29/93 stabilisce che..lorganizzazione e la disciplina degli uffici, nonché la consistenza e la variazione delle dotazioni organiche, sono determinate….previa consultazione delle organizzazioni sindacali rappresentative Slide 70 dott. Maria Rosaria Tosiani Lart. 45 prevede, più in generale, che …la contrattazione collettiva si svolge su tutte le materie relative al rapporto di lavoro ed alle relazioni sindacali Lart.10 riconosce ai contratti collettivi il compito di …disciplinare i rapporti sindacali e gli istituti della partecipazione anche con riferimento agli atti interni di organizzazione aventi riflessi sul rapporto di lavoro Slide 71 dott. Maria Rosaria Tosiani Per quanto concerne il comparto scuola, anche alla luce di quanto disposto dal ccnl 26.5.99, si possono individuare i seguenti modelli relazionali a) contrattazione collettiva b) informazione c) concertazione d) conciliazione Slide 72 dott. Maria Rosaria Tosiani Limiti della contrattazione gli accordi integrativi non possono contrastare con vincoli derivanti dai contratti nazionali, né comportare, direttamente o indirettamente oneri aggiuntivi anche a carico di esercizi successivi e conservano la loro efficacia temporale fino alla stipulazione dei successivi contratti Slide 73 dott. Maria Rosaria Tosiani Piano annuale delle Attività docenti Fondi normative art. 24, ccnl 26.5.1999 Pof Come atto di indirizzo richiede ulteriori determinazioni decisorie Atti e forme di azione che nel loro insieme compongono la strumentazione giuridica per lattuazione del Piano Versante interno Slide 74 dott. Maria Rosaria Tosiani Predisposto dal dirigente prima dellinizio delle lezioni Tra i vari strumenti giuridici di attuazione del POF, è il più importante Slide 75 dott. Maria Rosaria Tosiani Piano annuale delle Attività del personale ATA Art. 52 3° comma CCNL 24.07.03Allinizio dellanno scolastico il direttore dei servizi ga formula una proposta di piano dellattività inerente la materia del presente articolo Slide 76 dott. Maria Rosaria Tosiani Il PAA rappresenta lunico e fondamentale documento di programmazione annuale del direttore sga ed è lo strumento organizzativo per mezzo del quale egli può svolgere le funzioni di: coordinamento promozione delle attività verifica dei risultati conseguiti Slide 77 dott. Maria Rosaria Tosiani Slide 78 La direttiva è uno strumento flessibile e adatto alla gestione di una società complessa Nella direttiva vengono indicati gli obiettivi ed eventualmente altri elementi che possono guidare lazione Slide 79 dott. Maria Rosaria Tosiani La direttiva lascia al destinatario dellatto la discrezionalità sullorganizzazione delle modalità realizzative. Slide 80 dott. Maria Rosaria Tosiani Il destinatario della direttiva può disattendere le indicazioni contenute nella direttiva motivando il suo dissenso Se il superiore gerarchico riscontra un errato adempimento da parte del sottoposto, può emanare un ordine gerarchico che lo vincola in modo diretto Slide 81 dott. Maria Rosaria Tosiani La violazione di una direttiva, secondo una parte della dottrina, comporta laddebito delleccesso di potere al destinatario della direttiva che la disattende senza motivare il suo comportamento Slide 82 dott. Maria Rosaria Tosiani IL PROGRAMMA ANNUALE ALCUNI CONCETTI FONDAMENTALI Slide 83 dott. Maria Rosaria Tosiani NUOVO REGOLAMENTO CONTABILITA Il nuovo Regolamento di Contabilità (D.I. 44/2001) detta i principi generali per la gestione finanziaria e disciplina le fasi che la riguardano la: 1. Predisposizione del Programma Annuale 2. Gestione 3. Verifica e Modifiche al Programma Annuale 4. Consuntivazione Slide 84 dott. Maria Rosaria Tosiani Programma annuale (art. 2 D.I. 44/2001)art. 2 D.I. 44/2001 Documento programmatico di riferimento predisposto dal Dirigente Scolastico su cui si basa lattività finanziaria e attraverso il quale si realizza lattività prevista nel Piano dellOfferta Formativa Il P.O.F. è latto nel quale viene esplicitato il disegno educativo di ciascun istituto in coerenza con gli obiettivi didattici generali fissati dal Ministero dellIstruzione Slide 85 dott. Maria Rosaria Tosiani Programma annuale La gestione finanziaria si esprime in termini di competenza in quanto comprende tutte le entrate che si prevede di accertare e tutte le spese che si prevede di impegnare in un esercizio finanziario ed è improntata a criteri di efficacia, efficienza ed economicità e si conforma ai principi di trasparenza, annualità, universalità, integrità, unità e veridicità. Slide 86 dott. Maria Rosaria Tosiani Esercizio finanziario Durata annuale (1.1 - 31.12) Bilancio di competenza Sono vietate le gestioni fuori bilancio Gestioni separate: Aziende agrarie e speciali - lavorazioni conto terziAziende agrarie e specialilavorazioni conto terzi Slide 87 dott. Maria Rosaria Tosiani Programma annuale L'Ufficio scolastico regionale comunica la dotazione certa delle risorse finanziarie Il Direttore S.G.A. elabora le schede finanziarie delle attività e dei progettischede finanziarie delle attività e dei progetti Il Dirigente predispone il Programma e la relativa relazione tenendo conto anche di eventuali contributi non statali Slide 88 dott. Maria Rosaria Tosiani Programma annuale La Giunta propone al Consiglio d'istituto/circolo l'approvazione del Programma annuale (entro il 31 ottobre) Il Collegio dei revisori esprime il parere di regolarità contabile (almeno 5 giorni prima della data fissata per l'approvazione) Slide 89 dott. Maria Rosaria Tosiani Programma annuale Il Consiglio d'istituto/circolo delibera l'approvazione del Programma (entro il 15 dicembre) anche in assenza del parere dei Collegio dei revisori Il Programma è reso pubblico tramite affissione all'albo dell'istituto scolastico (entro i 15 giorni successivi all'approvazione) Slide 90 dott. Maria Rosaria Tosiani Esercizio provvisorio (Art. 8 - D.I. 44/2001)Art. 8 - D.I. 44/2001 Esercizio provvisorio (un dodicesimo per ciascun mese degli stanziamenti di spesa definitivi dellesercizio finanziario precedente) Se non approvato entro 45 giorni viene designato un Commissario ad acta dallUfficio Scolastico Regionale Slide 91 dott. Maria Rosaria Tosiani Modulistica Programma annuale Mod. A: riporta in forma sintetica le aggregazioni di entrata e di uscitaMod. A Mod. B: scheda illustrativa finanziaria redatta dal D.G.S.A. con dettaglio di ogni singolo progetto iscritto al Programma, fonti di finanziamento e spese attribuibili al progetto stesso desunta dalla scheda sintesi piano offerta formativa predisposta dal Responsabile del progettoMod. B Mod. C: situazione amministrativa presuntaMod. C Mod. D: utilizzo dellavanzo di amministrazioneMod. D Mod. E: quadro di riepilogo per tipologia di spesaMod. E Slide 92 dott. Maria Rosaria Tosiani PIANO DEI CONTI ENTRATE Aggregato 01Aggregato 01 (Avanzo di Amministrazione) totale del mod. Cmod. C 01 Non vincolato (Mod. D)Mod. D 02 Vincolato (Mod. D)Mod. D Slide 93 dott. Maria Rosaria Tosiani LA SITUAZIONE AMMINISTRATIVA La Situazione Amministrativa è il prospetto dal quale di possono desumere i risultati di gestione dellesercizio e dellanno finanziario. Essa va allegata al Programma Annuale, ma considerato che il D. I. 44 prevede che lo stesso va predisposto entro il 31 ottobre dobbiamo constatare che i dati contenuti nella situazione finanziaria sono certi fino a tutto il mese di ottobre, ma presuntiper i mesi di novembre e dicembre. Slide 94 dott. Maria Rosaria Tosiani LA SITUAZIONE AMMINISTRATIVA I risultati di gestione di un anno e di esercizio finanziario sono: 1.Conto di cassa 2.Avanzo (o disavanzo) complessivo a fine esercizio/Avanzo di amministrazione 3.Avanzo (o disavanzo) per la gestione di competenza Slide 95 dott. Maria Rosaria Tosiani CONTO DI CASSA Non è nientaltro che il saldo del conto corrente bancario QUELLO AL 31-12 E DATO DA: SALDO AL 1-1 + RISCOSSIONI (SIA IN CONTO COMPETENZE CHE IN CONTO RESTI) - PAGAMENTI (SIA IN CONTO COMPETENZE CHE IN CONTO RESTI) Slide 96 dott. Maria Rosaria Tosiani AVANZO DI AMMINISTRAZIONE RAPPRESENTA IL RISULTATO DELLA GESTIONE E DATO DA: SALDO DI CASSA + RESIDUI ATTIVI - RESIDUI PASSIVI Slide 97 dott. Maria Rosaria Tosiani DA COSA NASCE LAVANZO DI AMMINISTRAZIONE NASCE DAL FATTO CHE LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE HANNO UN BILANCIO DI COMPETENZA. VUOL DIRE CHE IN BILANCIO VENGONO INSERITI GLI IMPORTI NELLESERCIZIO DI COMPETENZA FINANZIARIA NON NELLESERCIZIO IN CUI VENGONO RISCOSSI E/O PAGATI; PERTANTO AL 31-12 NON TUTTE LE SOMME ACCERTATE VENGONO RISCOSSE E NON TUTTE LE SOMME IMPEGNATE VENGONO PAGATE Slide 98 dott. Maria Rosaria Tosiani COSA VUOL DIRE ACCERTARE E IMPEGNARE L ACCERTAMENTO nasce nel momento in cui si ha diritto ad un credito (ad esempio il momento in cui il CSA inoltra la lettera di assegnazione) LIMPEGNO nasce nel momento in cui sorge un debito (stipula di un contratto, ordine acquisto ecc.) Slide 99 dott. Maria Rosaria Tosiani FASI DELLENTRATA PREVISIONE – individuazione entrate sulle quali si potrà fare affidamento ACCERTAMENTO – quando la realizzazione dellentrata diviene certa (assegnazione) RISCOSSIONE – due fasi lemissione dellordine di riscossione e la riscossione da parte dellistituto cassiere Slide 100 dott. Maria Rosaria Tosiani FASI DELLUSCITA PREVISIONE – designazione di somme occorrenti per la realizzazione della spesa IMPEGNO – sorge lobbligo per la scuola di pagare LIQUIDAZIONE DELLA SPESA – individuazione nominativa del creditore ed esatto ammontare del debito PAGAMENTO – consta di due momenti: emissione del mandato di pagamento e pagamento effettivo Slide 101 dott. Maria Rosaria Tosiani REVERSALI E MANDATI REVERSALE = ORDINE DI INCASSO MANDATO = ORDINE DI PAGAMENTO Slide 102 dott. Maria Rosaria Tosiani COSE UN RESIDUO Al termine dellesercizio si può verificare che alcuni ACCERTAMENTI NON SONO RISCOSSI = RESIDUI ATTIVI (ad esempio cè la lettera di assegnazione ma non è pervenuto il finanziamento) IMPEGNI NON SONO PAGATI = RESIDUI PASSIVI (esempio è partito lordine dacquisto ma la merce non è pervenuta) Slide 103 dott. Maria Rosaria Tosiani ECONOMIA DI BILANCIO Leconomia di bilancio rappresenta la differenza tra le somme accertate e le somme impegnate allo stesso titolo (ad esempio la lettera di assegnazione del CSA per fondo istituzione scolastica 100, impegno di spesa a.s. 2004-2005 per fondo 70 economia 30 Slide 104 dott. Maria Rosaria Tosiani DIFFERENZA TRA ECONOMIA E RESIDUO ACCERTAMENTO – IMPEGNO = ECONOMIA ACCERTAMENTO – RISCOSSIONE = RESIDUO ATTIVO IMPEGNO – PAGAMENTO = RESIDUO PASSIVO Slide 105 dott. Maria Rosaria Tosiani AVANZO DI AMMINISTRAZIONE E DATO DALLA SOMMATORIA DI TUTTE LE ECONOMIE DI BILANCIO Slide 106 dott. Maria Rosaria Tosiani AVANZO DI COMPETENZA RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA – E DATO DALLA SOMMATORA DI TUTTE LE ENTRATE MENO LE USCITE Slide 107 dott. Maria Rosaria Tosiani Avanzo di Amministrazione (Mod. C)Mod. C Definizione del risultato di gestione alla data di predisposizione del modello (dati certi) con previsione fino al 31 dicembre Struttura: Cassa presunta al 31/12 Avanzo di competenza (differenza tra le somme accertate ed impegnate nellesercizio di competenza) Rilevazione dati presunti (entrate e spese) fino al 31 dicembre (non sottovalutare le spese e non sopravalutare le entrate) Avanzo complessivo di amministrazione presunto al 31/12 Lavanzo complessivo di amministrazione (punto 14 Mod. C) deve esser interamente iscritto nelle entrate (Mod. A Aggr. 01) e nelle spese (nei progetti e/o attività) come riportato nel Mod. D. Leventuale differenza trova giustificazione nellAggregato Z (disponibilità finanziarie da programmare).Mod. CMod. A Aggr. 01Mod. DnellAggregato Z Slide 108 dott. Maria Rosaria Tosiani PIANO DEI CONTI ENTRATE Aggregato 02Aggregato 02 (Finanziamento dello Stato) 01 Dotazione ordinaria (per il funzionamento amministrativo e didattico in attesa della piena attuazione dellart. 1 del D.I. 44/2001 come comunicato con C.M. 173/2001)) 02 Dotazione perequativa 03 Altri finanziamenti non vincolati (Es.: finanziamenti POF L.440/97: progetti / formazione 04 Finanziamenti vincolati (Es.: supplenze brevi, m.o.f., fondo distituto, ore eccedenti, spese contratti di pulizia EE.LL., mensa gratuita insegnanti, ed. adulti, IFTS, formazione personale, T.F.R., fondi per handicap, nuove tecnologie, TARSU, ecc.) Slide 109 dott. Maria Rosaria Tosiani PIANO DEI CONTI ENTRATE Aggregato 03Aggregato 03 (Finanziamenti dalla Regione) 01 Dotazione ordinaria (solo per la Sicilia) 02 Dotazione perequativa (solo per la Sicilia) 03 Altri finanziamenti non vincolati 04 Finanziamenti vincolati (IFTS, Obbligo formativo, Corsi Terza Area, ecc.) Slide 110 dott. Maria Rosaria Tosiani PIANO DEI CONTI ENTRATE Aggregato 04Aggregato 04 (Finanziamento Enti locali o altre Istituzioni Pubbliche) 01 Unione Europea 02 Provincia non vincolati 03 Provincia vincolati (diritto allo studio, oneri a carico EE.LL. ai sensi L. 23/1996, buoni libro, ecc.) 04 Comune non vincolati 05 Comune vincolati (diritto allo studio, oneri a carico EE.LL ai sensi L. 23/1996, buoni libro, ecc.) 06 Altre Istituzioni Slide 111 dott. Maria Rosaria Tosiani PIANO DEI CONTI ENTRATE Aggregato 05Aggregato 05 (Contributi di privati) 01 Non vincolati (contributi alunni, donazioni, sponsorizzazioni, utilizzo impianti locali, rendite finanziarie, alienazione di beni, ecc.) 02 Vincolati (borse di studio, lasciti, viaggi distruzione, contributi di laboratorio, pagelle, assicurazioni alunni, ecc.) Aggregato 06Aggregato 06 (Proventi da gestioni economiche) 01 Azienda agraria 02 Azienda speciale 03 Attività conto terzi 04 Attività convittuale Slide 112 dott. Maria Rosaria Tosiani PIANO DEI CONTI ENTRATE Aggregato 07Aggregato 07 (Altre entrate) interessi attivi, rendite finanziarie, alienazione di beni, rimborsi o recuperi, ecc. Aggregato 08Aggregato 08 (Mutui) 01 Mutui quinquennali 02 Anticipazioni bancarie Aggregato 99Aggregato 99 (Partite di giro) 01 Reintegro al Direttore S.G.A. Slide 113 dott. Maria Rosaria Tosiani Spese A – Attività Spese di carattere generale per il funzionamento di tutte le Istituzioni scolastiche P – Progetti Spese specifiche connesse al P.O.F. della singola Istituzione scolastica G – Gestioni economiche R – Fondo di riserva Z – Disponibilità da programmare Somma accantonata utilizzabile nel corso dellesercizio (con variazione al programma annuale) Slide 114 dott. Maria Rosaria Tosiani Spese A – Attività A01 - Funzionamento amministrativo generale A02 – Funzionamento didattico generale A03 – Spese di personale A04 – Spese dinvestimento A05 - Manutenzione edifici Slide 115 dott. Maria Rosaria Tosiani Spese P - Progetti P01 P.. G - Gestioni economiche G01 – Azienda agraria G02 – Azienda speciale G03 – Attività conto terzi G04 – Attività convittuale R - Fondo di riserva Z - Disponibilità finanziaria da programmare Slide 116 dott. Maria Rosaria Tosiani Pianificazione delle spese (Aggr. 1 - A01 Funz. amm.vo) (Aggr. 1 - A01 Funz. amm.vo) cancelleria, stampati, libri, software ed abbonamenti riviste per attività amministrative materiale pulizia locali e subentro contratti Enti locali spese postali, telefono, elettricità, riscaldamento, tassa rimozione rifiuti manutenzione e riparazione attrezzature degli uffici spese bancarie, assicurazioni varie, parcelle mediche missioni e compensi ai revisori Slide 117 dott. Maria Rosaria Tosiani Pianificazione delle spese (Aggr.1 - A02 Funz. didattico) (Aggr.1 - A02 Funz. didattico) attrezzature tecnico-scientifiche e sportive di modesta entità materiale per esercitazioni di laboratorio libri, abbonamenti riviste e software per attività didattiche manutenzione e riparazione macchine dei laboratori missioni per viaggi distruzione Slide 118 dott. Maria Rosaria Tosiani Pianificazione delle spese (Aggr.1-A03 Spese personale) (Aggr.1-A03 Spese personale) supplenze compensi esami ore eccedenti indennità di amministrazione funzioni strumentali allofferta formativa per i docenti incarichi specifici personale a.t.a. previsti dal CCNL Comparto scuola 2002/05 formazione, riqualificazione ed aggiornamento personale Slide 119 dott. Maria Rosaria Tosiani Pianificazione delle spese (Aggr.1-A04 Spese Investimento) (Aggr.1-A04 Spese Investimento) Beni mobili durevoli ed immobili non imputabili a specifici progetti Slide 120 dott. Maria Rosaria Tosiani Pianificazione delle spese (Aggr.1-A05 Manut.ne edifici) (Aggr.1-A05 Manut.ne edifici) Finanziamenti degli enti locali destinati alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili Slide 121 dott. Maria Rosaria Tosiani Pianificazione delle spese P R O G E T T I Acquisizione delle schedeSintesi piano offerta formativa sottoscritta dal Responsabile del progettoSintesi piano offerta formativa Acquisizione delle schede Illustrativa finanziaria sottoscritta dal Direttore S.G.A. (Scheda POF2 e Mod. B)Scheda POF2Mod. B Slide 122 dott. Maria Rosaria Tosiani Gestioni economiche Azienda agraria o speciale (art. 20 D.I. 44/2001)art. 20 D.I. 44/2001 La gestione dellazienda agraria o speciale costituisce una specifica attività del Programma annuale, nel quale sono riportate in modo riassuntivo le entrate e le spese. Leventuale disavanzo di gestione, se non coperto autonomamente dallazienda deve far carico sullavanzo di amministrazione dellistituto e registrato nella voce A01 delle spese di funzionamento. Lutile prodotto dallazienda è accantonato a copertura di eventuali perdite di gestione Attività conto terzi (art. 21 D.I. 44/2001)art. 21 D.I. 44/2001 Lattività deve formare oggetto di specifico progetto la cui scheda finanziaria deve indicare le voci che compongono le entrate e le spese. Leccedenza delle entrate rispetto alle spese comporta un incremento dellavanzo di amministrazione al 31 dicembre Slide 123 dott. Maria Rosaria Tosiani Fondo di riserva (art. 4 D.I. 44/2001)art. 4 D.I. 44/2001 Limporto da prevedere obbligatoriamente non deve superare il 5% della dotazione ordinaria (Aggr. 02 / 01).Aggr. 02 / 01 Slide 124 dott. Maria Rosaria Tosiani Disponibilità finanziarie da programmare (Aggregato Z)Aggregato Z Viene iscritta la differenza tra il totale delle entrate ed il totale delle spese per attività non programmata in fase previsionale ed oggetto di eventuali variazioni al programma annuale nel corso dellesercizio Slide 125 dott. Maria Rosaria Tosiani Raccordo modulistica Il totale generale del Mod. E (riepilogo per conti economici), escluso il fondo di riserva,deve corrispondere al totale di tutte le spese indicate nelle schede illustrative finanziarie dei progetti e/o attività (Mod. B)Mod. EMod. B Il totale generale del Mod. E deve corrispondere al totale delle spese del Mod. AMod. EMod. A Lavanzo complessivo di amministrazione (punto 14 Mod. C) deve essere interamente riportato nellAggregato 01 (entrate - Mod. A) Mod. CMod. A Lavanzo complessivo di amministrazione (punto 14 Mod. C) Mod. C Slide 126 dott. Maria Rosaria Tosiani VERIFICA/MODIFICA PROGRAMMA ANNUALE zLa verifica è lattività attraverso la quale si analizza lo stato di attuazione del programma e la situazione delle disponibilità finanziarie (fase preliminare) zLa modifica è loperazione che consente di armonizzare lattività didattica con quella finanziaria legata allanno solare (fase esecutiva ) Slide 127 dott. Maria Rosaria Tosiani VERIFICA/MODIFICA PROGRAMMA ANNUALE Lattività di verifica prevista dallart. 6 del D.I. 44/2001 viene svolta entro il 30/6 (data conclusiva dellattività didattica). Il Consiglio di Istituto o di Circolo verifica lo stato di attuazione del Programma, le disponibilità finanziarie e lo stato di attuazione dei singoli progetti/attivitàdallart. 6 del D.I. 44/2001 Le modifiche possono essere effettuate in qualsiasi momento dellesercizio ma non oltre il 30/11 (salvo casi eccezionali). La proposta di modifica è del Dirigente Scolastico. Slide 128 dott. Maria Rosaria Tosiani MODIFICA PROGRAMMA ANNUALE Modifiche di competenza del Dirigente Scolastico immediatamente esecutive ma da portare a conoscenza del Consiglio d'Istituto zModifiche nellambito delle spese del progetto (non obbligatorio trasmettere al Consiglio dIstituto) zModifiche per nuove o maggiori entrate finalizzate Slide 129 dott. Maria Rosaria Tosiani MODIFICA PROGRAMMA ANNUALE Modifiche di competenza del Dirigente Scolastico immediatamente esecutive ma soggette alla ratifica del Consiglio dIstituto z Modifiche al progetto per importo non superiore al 10% con utilizzo del fondo di riserva (decreto immediatamente esecutivo - ratifica del Consiglio dIstituto entro 30 giorni) Slide 130 dott. Maria Rosaria Tosiani MODIFICA PROGRAMMA ANNUALE Modifiche predisposte dal Dirigente Scolastico esecutive solo dopo lapprovazione da parte del Consiglio dIstituto z Modifiche al progetto per importi superiori al 10% (Il dirigente attiva tutta la procedura per lapprovazione del Consiglio dIstituto - esecutiva dopo lapprovazione) z Modifiche per maggiori o nuove entrate non finalizzate z Modifiche per utilizzo disponibilità finanziaria da programmare (Aggregato Z)Aggregato Z Slide 131 dott. Maria Rosaria Tosiani VERIFICA PROGRAMMA ANNUALE Il momento di verifica impone la produzione dei seguenti documenti: Relazione predisposta dal Dirigente Scolastico che illustra la situazione del programma e lo stato di attuazione dei progetti/attività Relazione finanziaria del DSGA unitamente alla compilazione del Mod. H bis relativo allattuazione del programma annuale e del Mod. I (rendiconto progetto/attività)Mod. H bisMod. I Slide 132 dott. Maria Rosaria Tosiani MODIFICA PROGRAMMA ANNUALE Il momento della modifica impone la produzione dei seguenti documenti: zDecreto del Dirigente Scolastico e/o Delibera del Consiglio dIstituto zModello G - Scheda illustrativa Finanziaria modifica progetto/attivitàModello G zModello F - Modifica programma annualeModello F zModello I - Rendiconto Progetto/AttivitàModello I Slide 133 dott. Maria Rosaria Tosiani Conto consuntivo Al termine dell'esercizio finanziario, le scuole producono i documenti contabili necessari per la rendicontazione dell'attività gestionale (conto consuntivo), per rendere il conto delle operazioni compiute. La rendicontazione ha lo scopo sia di consentire l'esercizio del controllo sulle operazioni operate nell'intero anno finanziario, sia di fornire gli elementi per la tenuta delle scritture riassuntive relative allesercizio finanziario. Slide 134 dott. Maria Rosaria Tosiani Tempistica Tutte le operazioni contabili devono essere concluse entro il 31 dicembre; le operazioni contabili non concluse entro tale data devono essere annullate. Entro il 15 marzo il direttore dei servizi generali e amministrativi predispone il conto consuntivo riferito all'esercizio dell'anno precedente, il dirigente scolastico lo sottopone all'esame del collegio dei revisori dei conti insieme a una relazione che illustra l'andamento della gestione e dei risultati raggiunti in base agli obiettivi fissati nel POF; il conto consuntivo, corredata dalla relazione del collegio dei revisori dei conti, è sottoposta entro il 30 aprile all'approvazione del consiglio d'istituto (art. 18, comma 5). Il conto consuntivo, una volta approvato, viene affisso all'albo dell'istituto entro i successivi 15 giorni e, se possibile, pubblicato sul sito WEB della scuola (art. 18, comma 9). Slide 135 dott. Maria Rosaria Tosiani Documenti contabili I principali documenti contabili di cui si compone il conto consuntivo (Art. 18, comma 1) sono: z il conto finanziario (Modello H) z il conto del patrimonio (Modello K) Slide 136 dott. Maria Rosaria Tosiani Conto finanziario Il conto finanziario (art. 18, comma 2) è il prospetto in cui sono riepilogati i dati contabili risultanti dalle registrazioni d'entrata e di spesa del programma annuale; i totali delle entrate e delle spese del conto finanziario, infatti, rilevano lo stato d'attuazione del programma annuale dell'esercizio finanziario da rendicontare in conto competenza. Slide 137 dott. Maria Rosaria Tosiani Conto del patrimonio Il conto del patrimonio (art. 18, comma 3) indica la consistenza degli elementi patrimoniali attivi e passivi della scuola all'inizio e al termine dell'esercizio con le relative variazioni apportate, nonché il totale complessivo dei debiti/crediti risultanti alla fine dellesercizio finanziario. Slide 138 dott. Maria Rosaria Tosiani Modelli allegati conto finanziario Al conto finanziario (mod H ) sono allegati anche i seguenti modelli (art. 18, comma 1): 1. il rendiconto di progetto/attività (Mod. I), che permette di conoscere la situazione contabile di ciascun progetto/attività al termine dellesercizio finanziario; il rendiconto di progetto/attività espone la situazione finanziaria completa delle entrate e delle spese, sia in termini di competenza che di residui, e consente il confronto tra le previsioni effettuate e quanto effettivamente realizzato 2. la situazione amministrativa definitiva (Modello J), che permette di conoscere il fondo di cassa alla chiusura dell'esercizio e l'avanzo/disavanzo di amministrazione definitivo; la situazione amministrativa definitiva Slide 139 dott. Maria Rosaria Tosiani Modelli allegati conto finanziario Al conto finanziario (mod H ) sono allegati anche i seguenti modelli (art. 18, comma 1): 3. l'elenco dei residui attivi e passivi (Mod. L), che permette di conoscere le riscossioni e i pagamenti ancora da effettuare al momento della chiusura dell'esercizio 4. il prospetto spese per il personale (Mod. M), che riporta la consistenza numerica del personale e dei contratti d'opera, e la spesa conseguente allo svolgimento e alla realizzazione dei progetti (art. 18, comma 4); il prospetto riporta la consistenza numerica del personale e dei contratti d'opera, e la spesa conseguente allo svolgimento e alla realizzazione dei progetti, ricavando la composizione delle spese per il personale e per i contratti di prestazioni professionali Slide 140 dott. Maria Rosaria Tosiani Modelli allegati conto finanziario Al conto finanziario (mod H ) sono allegati anche i seguenti modelli (art. 18, comma 1): 1.5. il riepilogo per tipologia spesa (Mod. N) riporta un quadro sintetico delle Spese effettuate; il riepilogo per tipologia spesa (art. 19, comma 1) riporta un quadro sintetico degli importi relativi alle spese per l'anno di competenza, permettendo, al Collegio dei Revisori dei Conti in prima analisi e alle competenti Direzioni Regionali poi, di trarre gli elementi per effettuare un'analisi approfondita sull'attività gestionale della scuola dal punto di vista della natura economica della spesa Slide 141 dott. Maria Rosaria Tosiani conto patrimoniale Il conto del patrimonio (Mod. K), che espone la consistenza patrimoniale della scuola, così come previsto dallart. 18, comma 3 del regolamento. È composto di due sezioni: – il prospetto dellattivo, dove le voci sono raggruppate in immobilizzazioni (immateriali, materiali, finanziarie), disponibilità (rimanenze, crediti, attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, disponibilità liquide) e deficit patrimoniale (inteso come differenza tra il totale attivo e il totale passivo, se il passivo è superiore allattivo) – il prospetto del passivo, dove le voci sono distinte in debiti (a lungo termine e residui passivi) e consistenza patrimoniale. Questo documento contabile serve a rilevare la consistenza dei vari elementi del patrimonio dellistituto autonomo all'inizio dell'esercizio e le variazioni verificatesi nel corso dellanno finanziario per giungere alla determinazione della consistenza finale di ciascun elemento patrimoniale e di quella complessiva Slide 142 dott. Maria Rosaria Tosiani


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