Capri 29 aprile 2014 Autosvezzamento e svezzamento a confronto Dott. Patrizia Alvisi UOC Pediatria Dipartimento Materno-Infantile Ospedale Maggiore-Bologna.
May 12, 2018 | Author: Anonymous |
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Slide 1 Capri 29 aprile 2014 Autosvezzamento e svezzamento a confronto Dott. Patrizia Alvisi UOC Pediatria Dipartimento Materno-Infantile Ospedale Maggiore-Bologna Slide 2 Svezzamento : togliere il “vezzo” (del seno) Alimentazione complementare Introdurre alimenti diversi dal latte (LM o LF) Beikost – Solid food – Alimentation à coté Lo svezzamento è il periodo in cui il lattante introduce nella dieta alimenti diversi dal latte con concomitante graduale riduzione dell’allattamento (sia materno che con latte formulato) per arrivare alla progressiva acquisizione del modello dietetico caratteristico della famiglia di appartenenza Tappa precisa nell’evoluzione, non solo nutrizionale, ma anche psicologica e sensoriale Capri 29 aprile 2014 Slide 3 Lo svezzamento è geneticamente determinato ? L’apparato gustativo si è evoluto per selezionare alimenti ricchi di calorie, aminoacidi e sali minerali I gusti fondamentali sono : dolce, amaro, umani, salato e acido Umai : delizioso (L-glutammato e L-aspartato) 25 recettori per amaro Variabilità dell’amaro Polimorfismi variabilità individuale Esiste una predisposizione alla scelta degli alimenti di specie (homo) e individuale Canali ionici (Na + e H + ) Capri 29 aprile 2014 Slide 4 Le premesse Capri 29 aprile 2014 L’alimentazione complementare può iniziare quando il bambino presenta alcune abilità Mantenere posizione seduta con minimo appoggio e la testa allineata al tronco Coordinare occhio-mano-bocca in modo da poter localizzare, afferrare il cibo e portarselo in bocca da sè Deglutire il cibo, modificando fra l’altro il movimento della lingua 1 2 3 Slide 5 Dopo i 4 mesi le funzioni gastrointestinali (sviluppo enzimatico/digestivo, di assorbimento e immunologico) sono completate Sviluppo della dentizione (attorno ai 6 mesi) Capacità di gestire il cibo solido (6 mesi cucchiaio,7- 8 mesi masticare piccoli pezzi, 9-12 mesi capacità di portare il cibo con le mani alla bocca) “Finestra critica” ai 10 mesi per introdurre i cibi a pezzi Il peso condiziona l’epoca dello svezzamento Dopo il sesto mese l’allattamento esclusivo (LM o LF) non è più sufficiente per calorie, proteine, ferro, zinco e vitamine liposolubili Le premesse Capri 29 aprile 2014 Slide 6 Non c’è momento preciso per sospendere latte materno Il momento del divezzamento è individuale e dipende dal bambino e dalla madre Lo svezzamento può richiedere settimane/mesi e può essere child-led o mother-led Slide 7 Quale tipo di svezzamento? Capri 29 aprile 2014 Svezzamento tradizionale il genitore propone e guida il pasto Svezzamento tradizionale il genitore propone e guida il pasto Autosvezzamento i genitori decidono quali alimenti proporre ma è il bambino che decide se, quanto e con quale velocità mangiare Autosvezzamento i genitori decidono quali alimenti proporre ma è il bambino che decide se, quanto e con quale velocità mangiare Slide 8 Quale tipo di autosvezzamento? Capri 29 aprile 2014 Autosvezzamento Baby led weaning (sec. Rapley) Autosvezzamento Baby led weaning (sec. Rapley) Autosvezzamento secondo Piermarini Autosvezzamento secondo Piermarini Slide 9 Gill Rapley è vice direttore della Baby Friendly Hospital Initiative in UK Il bambino viene divezzato quando è interessato al cibo e siede a tavolo con la famiglia. Il cibo viene proposto in pezzi che può essere mangiato con le mani Capri 29 aprile 2014 Slide 10 Mi divezzo da solo Slide 11 Le osservazioni delle mamme Non sarà ora di dargli qualcosa da mangiare? Si è stancato del latte Si eccita durante i nostri pasti Non vuole le sue cose e preferisce le …nostre Interesse per il cibo Capri 29 aprile 2014 Slide 12 Alvisi P*, Alboresi S°, Amarri S*, Bottau P°, Brusa S*, Corradini B^, Landi L°, Loroni L°, Marani M*, Osti I°, Povesi-Dascola C °, Valeriani L^, C. Agostoni § * membro della Società Italiana Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione pediatrica (SIGENP), sezione Emilia-Romagna ° membro della Società Italiana Allergologia, Immunologia pediatrica (SIAIP), sezione Emilia-Romagna ^ membro della Società Italiana Nutrizione Parenterale, Enterale (SINPE), sezione Emilia-Romagna § membro della Società Italiana Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione pediatrica (SIGENP) past member Comitato di Nutrizione European Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition (ESPGHAN) Capri 29 aprile 2014 INDICAZIONI CONGIUNTE SIGENP/SIAIP EMILIA ROMAGNA SULL’ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE DEL LATTANTE SANO, NATO A TERMINE SIAIP Emilia Romagna Slide 13 Le sezioni del documento Capri 29 aprile 2014 Introduzione Parte I: alimentazione complementare ed allergia Parte II: alimentazione complementare e rischio celiachia, diabete mellito tipo 1 e sd metabolica Parte III: fabbisogni nutrizionali e proposte dietetiche Conclusioni Appendice: autodivezzamento Slide 14 Introduzione Capri 29 aprile 2014 …….l’introduzione di cibi solidi è una pratica assolutamente naturale, che è stata troppo “medicalizzata” negli anni passati e che va pensata come una naturale attitudine del lattante. Slide 15 Introduzione di cibi solidi Quando? Capri 29 aprile 2014 4 mesi di età6 mesi di età Allattato artificialmente 37,2%96,2% Allattato al seno 17,2%87,1% Slide 16 Indagine conoscitiva in provincia di Reggio Emilia (54 pediatri su 72) MeB 2006 Italia 34% svezzamento prima 4 mesi (Giovannini, Acta Ped. 2004) Germania 16% prima 3 mesi (Am.J.Clin.Nutr. 2000) UK 51% prima 4 mesi (Infant Feeding Survey 2005) Introduzione frutta Capri 29 aprile 2014 Slide 17 J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2008 ;46:99-110 4 mesi-6 mesi Capri 29 aprile 2014 Slide 18 Introduzione Capri 29 aprile 2014. L’epoca di introduzione di cibi solidi, secondo le indicazioni della letteratura internazionale, si attesta fra la 17° e la 26° settimana (4°-6° mese compiuto) di vita. La scelta del momento in cui iniziare il divezzamento dovrà essere dettata, non solo da esigenze nutrizionali e dalla “maturità neurologica”, ma soprattutto dall’interesse che il bambino mostrerà nei confronti del cibo. Slide 19 Introduzione Capri 29 aprile 2014.. Per ciò che riguarda il bambino allattato al seno esclusivo, l’EFSA suggerisce che: “.. il latte materno è nutrizionalmente adeguato fino a 6 mesi nella maggioranza dei casi e deve essere continuato fino al 6 mese in maniera esclusiva, mentre altri necessitano l’introduzione di cibi solidi prima dei 6 mesi in supporto al latte materno per garantire un adeguato sviluppo ed un’adeguata crescita”. Slide 20 Parte prima Allergia ed alimentazione complementare Capri 29 aprile 2014 Allergia ed alimentazione complementare Slide 21 Capri 29 aprile 2014. Non ci sono evidenze che la ritardata introduzione di alimenti solidi oltre il 4-6 mese di vita, sia nei bambini a rischio di allergia (bambini con genitori o fratelli affetti da malattie allergiche) sia in quelli non a rischio, possa prevenire l’allergia. Slide 22 Pediatrics. 2008 Jan;121(1):183-91 J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2008 ;46:99-110 2008 Primary prevention of food allergy in children and adults: systematic review D. de Silva et al. on behalf of the EAACI Food Allergy and Anaphylaxis Guidelines Group. Allergy 2014 Allergy 2014; Doi:10.1111/all 12334 Ritardare l’inserimento dei cibi solidi oltre i 4 mesi non ha effetti preventivi sia in bambini a rischio che in quelli non a rischio 201 4 Slide 23 Allergia ed alimentazione complementare Capri 29 aprile 2014. Il latte materno è l’alimento ideale per l’alimentazione del lattante. E’ fortemente consigliato introdurre alimenti solidi contemporaneamente all’assunzione di latte materno, in quanto ciò sembra ridurre il rischio di allergia. Slide 24 Pediatr Allergy Immunol 2008;19:375-80 La maggior parte dei bambini hanno una finestra temporale per lo sviluppo della tolleranza. Ciò significa che l’esposizione ripetuta all’antigene, presto, ma NON troppo presto, porta alla tolleranza. Capri 29 aprile 2014 Slide 25 Parte seconda Allergia ed alimentazione complementare Capri 29 aprile 2014 Malattia celiaca, diabete mellito tipo 1, sd metabolica ed alimentazione complementare Slide 26 Malattie ed alimentazione complementare Capri 29 aprile 2014. Di cosa parliamo ? Celiachia, diabete mellito tipo 1 Sd metabolica Perché parlarne? Perché sia latte materno che alimentazione complementare possono avere conseguenze dirette o tardive sulla salute Slide 27 (aprile 2005-ottobre 2010; ha coinvolto 16 paesi europei ) ha indagato gli effetti del «programming» per la salute nelle età successive della vita l’ambiente nutrizionale precoce interagisce con la predisposizione genetica individuale per programmare metabolismo e sviluppo futuri Am J Clin Nutr 2011;94(suppl):1749S-53S Capri 29 aprile 2014 Slide 28 Malattie ed alimentazione complementare Capri 29 aprile 2014. L’introduzione del glutine fra la 17° e la 26° settimana mentre il lattante è ancora allattato al seno avrebbe un ruolo protettivo sull’insorgenza di celiachia, diabete mellito tipo 1 ed allergia al grano (Espghan) Diabete mellito tipo 1: Svantaggio se introdotto < 3 mesi Latte materno protettivo se dato a lungo ed esclusivo Slide 29 Malattie ed alimentazione complementare Aliment Pharmacol Ther. 2012 Oct;36(7):607-18. doi: 10.1111/apt.12023. Epub 2012 Aug 21. Systematic review: early infant feeding and the prevention of coeliac disease Capri 29 aprile 2014 Celiachia: Svantaggio se introdotto > 6-7 mese Effetto protettivo latte materno(?); non a lungo termine Introduzione di piccole quantità glutine Malatt In the absence of clear evidence, in order to decrease the risk of later coeliac disease, it is reasonable to avoid both early (
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